A 13 mesi vive col cuore artificiale

Nel cuore di un bimbo di soli tredici mesi da ieri batte un cuore artificiale. È la prima volta in Lombardia, nessuna équipe medica aveva mai fatto un impianto di questo genere su un piccolo con un'aspettativa di vita così ridotta.
Un neonato su 500mila. Ed è capitato a lui, un bimbo di origine marocchina colpito da una grave e rara cardiopatia congenita. Unica soluzione: il trapianto. E così il piccolo era in lista di attesa in tutta Europa da mesi, praticamente dalla nascita. Passava il tempo ma niente, la carenza di organi prolungava l'attesa rischiando di compromettere la sua vita. Per questo l'équipe del Niguarda Ca' Granda coordinata dal direttore di cardiochirurgia Luigi Martinelli, ha deciso di intervenire in urgenza impiantandogli un cuore artificiale.
Il bimbo è ancora in prognosi riservata, ma l'intervento, durato quattro ore, sembra essere andato bene.

«Con questa tecnica applicata anche a un paziente pediatrico di così pochi mesi - spiega Martinelli - noi cardiochirurghi possiamo far fronte alla carenza di organi mettendo il malato nelle condizioni di attendere sino a un anno per il trapianto». Tocca aspettare ancora al piccolo per guarire, ma grazie al suo nuovo cuore artificiale, ora ce la può fare.

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