Abbandoni a scuola: periferie come a Sud parte l'Agenda Nord

In alcune zone il tasso di chi non termina gli studi è del 20%, in centro c'è lo 0%

Abbandoni a scuola: periferie come a Sud parte l'Agenda Nord
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È arrivato alle 10 alla Bovisasca, via Gabbro 6, dove ha sede l'istituto comprensivo Sorelle Agazzi per presentare l'Agenda nord, «il primo piano strategico contro la dispersione scolastica». Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, insieme con la Sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti e la direttrice dell'ufficio scolastico regionale Luciana Volta, ha fatto un vero un bagno di folla tra i bambini. Qualcuno gli ha chiesto l'autografo, lui si è fatto dare il cinque da tutti e ne ha aiutati altri a colorare un disegno. Come regalo ha ricevuto la stessa t-shirt bianca indossata dagli allievi con il logo della scuola.

Siamo in una primaria ripartita su due edifici (in via Gabbro e alla Comasina), con annessa materna e media. La presenza di alunni stranieri, perlpiù cinesi ed egiziani, è dell'85% ma la percentuale supera il 90% nel plesso della Comasina dove su 100 scolari, uno solo è italiano. «Siamo in un istituto di confine - ha esordito il dirigente Alfio Menga - La presenza di tanti alunni stranieri, considerata un limite fino a qualche anno fa, è diventata un'opportunità perchè abbiamo avviato un progetto di innovazione che ci ha permesso di iniziare l'anno con il 10% di iscrizioni in più». E si chiarisce perchè sia arrivata l'Agenda nord a un anno di distanza dall'Agenda sud. «Dalle ricerche svolte da Invalsi abbiamo capito che le periferie delle grandi città hanno un tasso di dispersione paragonabile a molti centri del sud» ha anticipato Valditara. Se gli abbandoni scolastici in tutta la Lombardia sono il 2,2% (in Italia l'8,7%) a Milano la percentuale sale al 7,3% (pari alla media della Sardegna e più alta di quella in Campania).

«L'andamento scolastico milanese nei primi anni di scuola è a macchia di leopardo. Dove ci sono più insediamenti di stranieri, di prima ma anche di seconda generazione, e le abitazioni hanno un prezzo più basso, il tasso di dispersione è maggiore con picchi attorno al 20%. Nelle zone più benestanti le punte minime superano di poco lo 0%» ha spiegato presidente di Invalsi, Roberto Ricci.

L'Agenda Nord è un programma di finanziamenti e progetti mirati perché «se vogliamo offrire a tutti i ragazzi le stesse opportunità, dobbiamo intervenire anche su quelle scuole che hanno esiti formativi preoccupanti» ha aggiunto Valditara. Il Pnrr permetterà di finanziare con 220 milioni di euro tutte le primarie dal Lazio al Veneto, «con un occhio di riguardo alle situazioni più critiche - ha spiegato il ministro - I finanziamenti andranno da un minimo di 24mila euro a un massimo di 80mila euro». Oltre alle primarie sono state individuate 245 scuole medie e superiori fragili che riceveranno 34 milioni e 20 reti di istituti che otterranno 20 milioni.

I progetti somigliano a quelli in corso nelle regioni del sud: insegnamento personalizzato, orientamento e tutoraggio fin dalla primaria, coinvolgimento delle famiglie, potenziamento del tempo pieno, didattica in laboratorio, spazio per il teatro, la musica e lo sport, scuole aperte d'estate.

I docenti saranno coinvolti su base volontaria e verranno retribuiti per le ore in più, ricevendo anche una formazione specifica.

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