«Un abuso la modifica delle condizioni sui conti correnti»

da Milano

Antonio Catricalà, presidente
dell’Antitrust, incalza le banche: la norma che consente agli istituti di credito di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali sui conti correnti «a danno dei risparmiatori, pubblicando poi i cambiamenti sulla Gazzetta Ufficiale, è un abuso e deve sparire», ha detto ieri parlando agli studenti della Luiss. Il numero uno dell’Autorità di controllo ha puntato il dito su un articolo del testo unico bancario (per la precisione il 118) che consente, come ha detto lo stesso Catricalà, di far sapere «a babbo morto ai clienti che sono cambiate le condizioni». Sul tema Catricalà ha anche mandato un messaggio diretto agli istituti: «È meglio che si autodeterminino da soli su questi punti altrimenti lo faremo noi». Un paio di mesi fa l’Antitrust aveva aperto un’indagine sui prezzi praticati dalle banche per verificare il livello di concorrenza in particolare per quanto riguarda le commissioni per il mantenimento e la chiusura dei conti e il loro trasferimento a un altro istituto. Il presidente dell’Autorità ha detto però ieri che i tempi dell’indagine «non saranno brevi». Prima di sette-otto mesi sarà infatti difficile ottenere una valutazione conclusiva.

Puntuale, ieri sera, la replica dell’Abi: «Stupisce - ha detto il presidente Maurizio Sella - che si consideri un abuso il comportamento che rispetta una norma emanata dal legislatore nel 1993 anche per ridurre i costi delle comunicazioni tra banche e clienti».

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