Accademia dell'alta moda Piccoli stilisti crescono

Alla Haute Future fashion academy crescono i nuovi creativi: ogni anno cento studenti da tutto il mondo

Oltre ventimila ore di lavoro creativo, manuale e di ricerca per la realizzazione dell'interna collezione: 35 outfit che hanno calcato la passerella negli ultimi giorni della recente fashion week milanese in un sede ambiziosa come l'elegante palazzo del Senato. Li hanno pensati, tagliati e cuciti gli aspiranti couturier che frequentano la Haute Future Fashion Academy, in breve l'accademia HFFA di Milano diretta da Radis Nikzad. Non una scuola come le altre, ma una struttura di formazione esclusivamente dedicata all'alta moda e al prêt-à-porter di lusso che non esclude anche l'interior design dedicato a yacht, jet privati ed elicotteri. La collezione chiamata «Pink Angel» e dedicata al prossimo autunno inverno, ha visto all'opera Takumi Matsuda, Andrea Zanatelli, Martina Scardillo, Marta Dmytryshyn, Krystelle Abdel Massih, Ana Tsintskiladze. «Crediamo tantissimo nel lavoro individuale» spiega il direttore presentando una struttura dotata di tutto ciò che può essere propedeutico alla preparazione di studenti, circa un centinaio all'anno, provenienti da tutto il mondo. Per questo in collezione, fra tradizione e futuro, abbondano lavorazioni preziose, ricami fatti a mano o in 3D, nidi d'ape e tagli laser, giochi di cristalli Swarovski e di pietre naturali. Logico che anche la scelta dei tessuti si focalizzi sui più pregiati, dal raso al taffettà, alla duchesse senza escludere raffinati materiali tecnici. L'accademia fondata nel 2010 con obiettivo di dare al mercato del lusso una nuova generazione di direttori creativi e strategic manager ha sede nel cuore di Milano tra le mura dello storico Istituto SIAM, Società di Incoraggiamento Arti e Mestieri, il più antico centro di formazione in Italia - è nato nel 1838 e vanta una prestigiosa Aula Magna e la celebre Biblioteca Carlo Cattaneo, con più di 6500 testi e manoscritti risalenti al Settecento - dispone di aule laboratorio, di atelier di sartoria, di profumeria e di sound design. Ma anche di una ricca biblioteca dedicata alla moda e al design di oltre 6.000 volumi antichi e moderni. Per quanto riguarda la didattica si possono scegliere, secondo le proprie personali esigenze, corsi brevi anche di una settimana, di approfondimento di alcuni mesi, i master per i professionisti che possiedono già un background e corsi annuali intensivi. E pure i summer campus con corsi proposti durante il periodo estivo. Le materie abbracciano vari ambiti, dall'art direction nella moda, nel design e nella haute couture alla sartoria di lusso maschile, agli accessori fino all'editing, allo styling e al marketing. Insomma una visione ampia del lusso e delle sue articolazioni da personalizzare a seconda delle proprie esigenze. «La collezione che presentiamo è realizzata come si fa in una vera casa di moda» spiega il direttore aggiungendo che tutti i modelli vengono anche immessi sul mercato. Il défilé del resto serve per far vivere agli studenti la tensione reale di questo lavoro che parte dall'ideazione per proseguire con sviluppo, produzione e promozione. L'ispirazione, per esempio, può partire come è avvenuto per questa collezione, da una moderna Grace Kelly ma certo deve anche fare i conti con la necessità di una visione moderna della femminilità.

Su un'eleganza canonica va innestato un refolo di leggerezza per poter tratteggiare i contorni di uno stile contemporaneo pensato per cocktail, balli, sere eleganti, red carpet e i wedding, momenti in cui errori e banalità non sono ammessi.LSer

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