L'accordo franco-tedesco, che il presidente Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel assicurano essere "il più completo possibile", sarà inviato al presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy mercoledì prossimo. Dal ruolo della Bce al "no" sgli eurobond, fino alla necessità di stendere un nuovo trattato europeo a 27: sono le linee guida emerse al termine del bilaterale teso a proporre delle soluzioni per affrontare la crisi economica. Con gli occhi puntati sul vertice di venerdì prossimo durante il quale, è l'auspicio della Merkel, il Vecchio Continente dovrà "riguadagnare credibilità".
"Vogliamo un nuovo trattato europeo, che sia un trattato a 27 o almeno a 17, perché nessuno si senta escluso", ha affermato il presidente francese. Alla base del patto, ha spiegato la Merkel, ci saranno anche le "sanzioni automatiche per i Paesi che non rispetteranno la regola del deficit al 3% del pil". I due hanno ribadito la richiesta di introdurre in tutti i Paesi membri dell’Unione monetaria una regola sul pareggio di bilancio nella Costituzione. Francia e Germania intendono proporre che l’introduzione del meccanismo europeo di stabilità, che prenderà il posto dell’attuale Efsf, sia anticipato dal 2013 al 2012, e che le decisioni al suo interno siano prese a maggioranza qualificata, non all’unanimità. "La Corte di giustizia europea - ha spiegato il presidente francese - non potrà in alcun caso annullare i singoli bilanci degli Stati membri". Tuttavia, la Corte potrà verificare se ogni Stato rispetta la regola d'oro iscritta nella Costituzione per il rispetto del pareggio di bilancio.
All'interno del vertice bilaterale, i due capi di Stato hanno anche convenuto sull'indipendenza della Banca centrale europea. "Fiducia nella Bce - ha spiegato Sarkozy - nessun commento, positivo o negativo, sul suo operato da parte dei singoli Paesi". Il presidente francese si allinea sulla posizione della Merkel. "Gli eurobond - ha spiegato al termine del vertice - non sono in alcun caso una soluzione alla crisi". "Siamo le due maggiori economie europee, abbiamo una responsabilità per l’Europa", ha aggiunto la Merkel ribadendo quanto già espresso da Sarkozy, ovvero "la contrarietà agli eurobond". Non solo. Per quanto riguarda gli aiuti internazionali la Merkel ha fatto notare che "quanto deciso per la Grecia è stata un’eccezione" e che "una emissione di titoli dell’Eurozona non è meno sicura di una di qualsiasi altro paese".
Per quanto riguarda la situazione nostrana, la Merkel ci ha tenuto a far presente che "la Grecia è un caso particolare" e che non si può paragonare "una grande economia come quella italiana, o quella spagnola, a quanto è successo in Grecia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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