Anna Wintour è la gran signora della moda mondiale. Si dice scandalizzata, conversando con un giornalista di Repubblica , perché in Italia nessuno fa nulla per buttare giù Berlusconi, che si comporta in modo tanto difforme dagli standard tipici del mondo delle sfilate, e si domanda perché mai le donne non scendano in strada a protestare per la loro dignità. La signora Wintour è evidentemente male informata:c’è parecchia gente che prova a buttare giù il capo del governo italiano, tra questi molti magistrati e giornalisti in toga, e anche le donne di sinistra, giovani belle e molto indignate, si sono fatte sentire vivacemente. Ma se ci si occupi di pizzi, mutandine e falpalà, non è necessario saperla lunga sulla situazione politica di un Paese e sulla sua storia. Bastano impressioni generiche, e una intervista indignata non si rifiuta a nessuno. Va di moda, come le scarpe di Manolo Blahnik. Berlusconi è molto amico di Dolce & Gabbana, io no. Lui si preoccupa del made in Italy e fa bisbocce anche con loro, se del caso.
A me dispiacciono quelli che fanno chiassosamente tardi, e danno fastidio alla vacanza a Stromboli del presidente della Repubblica, e poi quei loro manifesti pubblicitari in cui si esalta il role model del branco di fronte al corpo sottomesso di una donna dannoun gran fastidio a un bacchettone come sono io. Per non parlare di tutta quell’apologia del culo, che è un bell’oggetto anche sessuale, ma da tenere preferibilmente riservato (non è una battuta omofobica, lo dico per i cretini, è una battuta semiologica, e questo invece lo dico per quelli troppo intelligenti). Però se dei magistrati infoiati li intercettassero a casaccio, Dolce & Gabbana, mi parrebbe una scurrile violazione della loro privacy, e sarei pronto a difenderli per ogni dove e in ogni modo. Qual è il problema? Il problema è che molti giudicano senza sapere, e va ancora bene, ma anche senza tenere conto del fatto che non tutti hanno chiesto al Signore un cuore docile e la capacità di distinguere il bene e il male, come Re Salomone (lo ha ricordato il Papa a Berlino in un magnifico discorso politico- teologico). Alcuni se ne fottono. Se il focoso Bill Clinton mette un sigaro cubano dove non dovrebbe nello studio ovale della Casa Bianca, sono poi pronti ad andare a cena a Westchester County, a casa sua, in qualsiasi momento, per non parlare di una settimana di vacanza a Martha’s Vineyard. La signora Wintour sa che dietro il successo commerciale della moda, a parte la grandezza artigianale e industriale di certe creazioni, c’è la molla del desiderio: desiderio di sesso, di cocaina, di possesso, di sottomissione. Non è che stiamo qui a pettinare le bambole, sappiamo come va il mondo, e anche il suo mondo di fatturati dell’eccitazione e dell’eleganza trasgressiva. Quindi prima di salire in cattedra e dare giudizi sprezzanti sull’Italia, gli italiani e Berlusconi, Anna Wintour, che è una liberal inconcussa, si rilegga i nastri delle conversazioni tra Arthur Schlesinger e Jacqueline Bouvier Kennedy, e vedrà che Martin Luther King faceva orgette prima di sognare l’eguaglianza tra bianchi e neri con la carica mistica che tutti gli riconosciamo, e che tanto tempo dopo ancora benediciamo, e i gli altri suoi eroi di sempre non si comportavano altrimenti. Poi veda se è il caso di dare interviste pedagogiche al giornale fondato da Scalfari e Carlo Caracciolo, simpatico principe senza complessi.
A ciascuno il suo ruolo.C’è un affollamento di voci moraleggianti che irrita,oggi in Italia e intorno all’Italia. Ci sono giornalisti aggressivi con i lenoni che si mettono sulla scia di magistrati incarogniti, e gli fanno da prosseneti intellettuali e civili. Sono molto peggio di qualunque Tarantini. Dovrebbero sapere che nessuno ha mai intercettato Mitterrand per sapere che cosa pensasse della Edith Cresson, primo ministro da lui nominato e sua grande e tenera amica, o di Margaret Thatcher, la sua nemesi politica e ideologica.
Nei Paesi normali le intercettazioni, in soli casi eccezionalmente gravi, le dispone l’autorità giudiziaria, spesso eletta o dipendente dal governo, per tutelare la sicurezza dei cittadini dalla mafia o quella del Paese dai nemici. Solo da noi le intercettazioni servono a rovesciare il premier eletto dalla maggioranza del corpo elettorale, e a far tenere lezioni di moralità da chi non è autorizzato a darle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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