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Adesso il Pd femminista porta alla festa dell'Unità pure le spogliarelliste sexy

A Campiano, vicino Ravenna, i dirigenti democratici per la festa dell'Unità ospitano la performance di Jessica: strip altamente erotico. E scoppia la bufera

Adesso il Pd femminista 
porta alla festa dell'Unità 
pure le spogliarelliste sexy

Ravenna - Uno spettacolo sexy organizzato nel contesto di un motoraduno all’interno della festa Pd di Campiano, frazione alle porte di Ravenna, ha mandato in tilt il partito, soprattutto le donne. L'evento non è stato annullato dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi dal movimento "Se non ora quando?", anzi è stato raddoppiato. Nel senso che sul palco venerdì notte, come riferito dalla stampa locale, oltre alla annunciata performance ad elevato tasso di erotismo di Jessica, a sorpresa si è esibito pure Davide Fabbri, conosciuto con il nome d’arte de "il Vikingo", noto per i suoi corsi di seduzione organizzati a Milano Marittima e per una breve apparizione al reality di Raidue L’isola dei famosi.

Critiche alla festa L’evento, battezzato ’Mutor & Caplet’ (motori e cappelletti) e organizzato da sei anni da un motoclub locale per ricordare la scomparsa di un motociclista, era stato fortemente criticato da "Se non ora quando?", che rivolgendosi con una nota ai dirigenti del partito aveva chiesto come fosse possibile che "nessuno sia in grado di bloccare iniziative così volgari e offensive per le donne". L’invito, in particolare alle donne del Pd di Campiano e del coordinamento politico delle donne democratiche di Ravenna, era stato esplicito: "Se ci siete, battete un colpo". L’ex assessore provinciale alla Sanità, Emanuela Giangrandi (Pd), aveva proposto la cancellazione dello spettacolo e la proiezione, in alternativa, del documentario Il corpo delle donne.

Invitato pur il Vikingo Gli organizzatori hanno invece scelto di raddoppiare, in una sorta di par condicio tra i sessi. Bruno Brunelli, presidente del motoclub, ha precisato che si è trattato di uno spettacolo soft e che "l’intenzione non era certo quella di ledere i diritti delle donne, ma solo quella di ricordare un motociclista scomparso che amava questo tipo di spettacoli".

I precedenti La decisione non sembra però avere placato le polemiche dato che su diversi profili Facebook esponenti locali del Pd, in maggioranza donne, hanno criticato la scelta. Le polemiche ricordano due casi recenti che hanno provocato imbarazzi nel Pd: la giovane segretaria di un circolo toscano protagonista di un filmino hard e il manifesto della festa romana dell’ Unità con l’ immagine di una donna che, in stile Marilyn Monroe, cercava di trattenere la gonna agitata dal vento.

"Questo episodio - hanno scritto - dimostra una volta di più quanta strada debba ancora essere percorsa per affermare la dignità e il valore della donna a tutti i livelli della società e delle sue organizzazioni", hanno scritto alcune donne sulla home page del sito del Pd.

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