Adr, i numeri volano: crescono i passeggeri negli scali romani e l'utile netto

La società di gestione di Fiumicino e Ciampino rende noti il bilancio 2010: i transiti toccano quota 41 milioni, con un aumento del 5,9 per cento, anche se il secondo aeroporto segna il passo, i ricavi sfiorano quota 600 milioni di euro. Ma servono regole e tariffe chiare

Traffico passeggeri in aumento del 5,9 per cento, ricavi in crescita attestati a 599,7 milioni di euro (+6,7); margine operativo lordo di 279,8 milioni di euro (+10); indebitamento finanziario netto diminuito di 80,5 milioni di euro (-6); investimenti per 106,7 milioni (+ 53). Sono i principali dati del progetto di bilancio 2010 approvato dal consiglio d'amministrazione di Aeroporti di Roma SpA, la società di gestione di Fiumicino e Ciampino, presieduto da Fabrizio Palenzona. Il progetto di bilancio sarà approvato dall'aassemble degli azionisti convocata il 13 e 14 aprile.
«L'esercizio 2010 è stato ancora condizionato dal mancato adeguamento tariffario - si legge nella nota di Adr -. Anche la prevista anticipazione tariffaria disposta ai sensi dell'articolo 2 della legge finanziaria 2010 non ha trovato effettiva attuazione, nonostante la capogruppo Adr SpA abbia adempiuto entro i tempi previsti agli impegni di propria competenza». Il traffico ha mostrato ritmi di crescita più che soddisfacenti: il totale dei passeggeri ha, infatti, sfiorato i 41 milioni grazie al risultato dell'aeroporto Leonardo da Vinci (+7,5 per cento). L'aeroporto Pastine di Ciampino, invece, assoggettato al contingentamento del traffico per i noti vincoli ambientali, ha registrato un numero di passeggeri pari a 4,6 milioni con una lieve flessione (-5,0 per cento) rispetto al 2009. Il 2010 è stato anche l'anno di assestamento delle attività al Leonardo da Vinci di Alitalia sulle cui prospettive di sviluppo rimane elevata l'attenzione. I ricavi hanno raggiunto i 599,7 milioni di euro con un incremento del 6,7 per cento rispetto al 2009 sia nel settore «aviation» (+5,4) che nel settore commerciale (+8,2).
L'utile ante imposte - dedotti i costi di gestione, gli ammortamenti, i proventi e oneri finanziari e straordinari - ammonta a 58,8 milioni di euro contro i 33,1 milioni del 2009, mentre il risultato netto di gruppo è pari a 22,3 milioni di euro contro 5,2 milioni di euro del 2009. Nonostante gli adeguamenti tariffari auspicati non abbiano ancora trovato compimento, il Gruppo Adr ha investito sul sistema aeroportuale in misura superiore che nel precedente esercizio. Sono stati, infatti, realizzati investimenti per 106,7 milioni di euro - 98,5 dei quali in autofinanziamento - cioè oltre 34 milioni di euro in più rispetto al 2009.
Tra gli investimenti, va segnalato «il completamento, a luglio 2010, dell'innovativo impianto di smistamento valigie in transito - denominato NET6000 - che consente il ricongiungimento bagaglio-passeggero con percentuali prossime al 100 per cento», si legge nella nota. Che prosegue: «I risultati reddituali conseguiti hanno apportato, grazie ad un'attenta gestione del capitale circolante e nonostante l'aumento degli investimenti, un flusso di cassa positivo pari a 80,5 milioni di euro che ha consentito un'importante riduzione dell'indebitamento finanziario netto, che a livello consolidato è passato da 1320,2 milioni di euro della fine del 2009 a 1239,7 milioni di euro di fine 2010». Rimane un obiettivo prioritario la definizione di un soddisfacente quadro regolatorio e tariffario che assicuri nel tempo uno sviluppo del sistema aeroportuale, basato sulla stabilità del rapporto concessorio, quale condizione imprescindibile per procedere nell'impegnativo programma di investimenti previsto per il sistema aeroportuale di Roma.

«Tale ritardo - fa notare Adr - si riflette negativamente sulla tempistica nell'offrire a Roma e al Paese un'infrastruttura aeroportuale che soddisfi le esigenze quantitative e qualitative del traffico aereo, in particolare per eventi straordinari quali il progetto di Roma-Olimpiadi 2020, il Giubileo o altri eventi connaturati con la vocazione di Roma a città centro del Mediterraneo, cuore della Cristianità e Capitale d'Italia».

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