Roma - Un militare del contingente italiano in Afghanistan si è suicidato oggi con un colpo di arma da fuoco nel suo ufficio presso l'aeroporto di Kabul. Lo si apprende da fonti dello stato maggiore della Difesa. I familiari sono stati avvisati. Non si conoscono allo stato le ragioni che hanno indotto il militare italiano a togliersi la vita: sull'episodio sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della polizia militare. L'uomo, di cui non sono state fornite le generalità, era tornato da poco da una licenza in Italia e prestava servizio da alcuni mesi a Kabul, dove è di stanza un piccolo contingente italiano che supporta il comando della missione Isaf della Nato.
Negli ultimi anni è la prima volta che si verifica un caso di suicidio tra i militari italiani in missione all'estero. E' possibile che la lontananza da casa e dagli affetti familiari, la vita in un ambiente ad alto rischio come quello afgano, possa acuire forme di depressioni preesistenti. Oppure la causa scatenante potrebbe essere proprio una difficile situazione a casa, o lo stress della guerra. Tra i soldati americani, nello scorso giugno si sono verificati 32 suicidi, uno al giorno: in sette erano reduci dall'Afghanistan e dall'Iraq. Nei primi 6 mesi del 2010 è stato registrato un incremento del 12% rispetto al 2009 nel numero di militari Usa che si sono tolti la vita.
Gli esperti ritengono che proprio i periodi multipli che le forze di terra americane hanno dovuto trascorrere negli ultimi anni nei due Paesi scatenino stress eccessivo. Da anni è stata creata una task force di psicologi che assiste i militari che danno segni di depressione, sia al fronte, sia una volta rientrati in Patria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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