L'impianto petrolifero della Bp a In Amenas, in Algeria, si trova da ieri nella mani dei terroristi del gruppo di Moctar Belmoctar, ex membro dell'Aqmi (al-Qaeda nel Maghreb islamico). In ostaggio avrebbero preso 41 stranieri e 150 persone di origine algerina. Difficile dire con chiarezza quale sia la condizione degli ostaggi nella penuria di notizie certe.
Quello che si sa è che i terroristi sarebbero arrivati dal Mali. E agirebbero per vendetta contro l'intervento della Francia nel Paese, per sconfiggere la minaccia rappresentata dal dilagare degli oltranzisti che già controllano l'Azawad, la zona nord dello Stato retto dal traballante governo di Dioncounda Traoré. Non è escluso che la motivazione politica sia soltanto una copertura di un sequestro altrimenti motivato. Lo pensano in molti, compreso il ministro degli Esteri britannico, William Hague.
Blitz dell'esercito: 35 ostaggi morti?
L'esercito algerino avrebbe colpito il luogo dove si trovano gli ostaggi. 15 terroristi e 35 ostaggi sarebbero rimasti uccisi. Gli elicotteri avrebbero colpito un piccolo convoglio che cercava di allontanarsi dal luogo del rapimento. La notizia, che cita fonti jihadiste, è stata rilanciata anche da Al Jazeera. Il ministro degli Esteri algerini ha però negato la carneficina. L'omologo britannico si è limitato a confermare che è in corso un'operazione delle forze algerine. I militari - secondo Aps, agenzia d'informazione algerina - sarebbero riusciti a liberare quattro ostaggi, tra cui un irlandese che ha già chiamato la famiglia. Liberi, inoltre, sempre secondo Aps, 600 algerini. Dopo il raid, i militari hanno lanciato un attacco via terra, mentre Bp ha annunciato l'evacuazione del personale non essenziale.
Al Jazeera ha parlato in mattinata di due feriti tra gli ostaggi, colpiti da cecchini dell'esercito algerino. I sequestratori avrebbero costretto alcuni di loro - dice France24 - a indossare cinture esplosive.
Due persone sono già state uccise dai terroristi. Una di esse è sicuramente britannica. Nel complesso ci sono anche ostaggi giapponesi, norvegesi e americani. Secondo un portavoce dei rapitori sequestrati anche romeni, colombiani, tailandesi, filippini, irlandesi, tedeschi e francesi. François Hollande ha confermato nel pomeriggio, dopo qualche esitazione, la presenza di cittadini francesi tra i sequestrati. Trenta algerini sarebbero riusciti a fuggire. Così anche 15 occidentali.
La trattativa per gli ostaggi
Un comunicato inviato dalla brigata di Belmoctar ai media mauritani ha messo in luce ieri un fallito tentativo dell'esercito di liberare il sito di pompaggio del petrolio. La notizia non ha avuto conferma da parte delle autorità.
I sequestratori si sono detti disponibili a trattare il rilascio degli stranieri con i Paesi d'origine. Hanno però chiesto che l'esercito levi l'assedio al campo petrolifero.
Anche degli degli occidentali sequestrati, hanno chiesto - in onda su Al Jazeera - che le truppe algerine si ritirino.Secondo George Little, portavoce del Pentagono, dietro l’attacco all’impianto di gas e alla presa di ostaggi c'è probabilmente un gruppo terrorista legato ad al Qaida.
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