Un mare di amianto che si riversa in 204 vie della città. Mettendo a repentaglio la salute di chi ci abita, a causa delle fibre che si disperdono nell’aria provocando il mesotelioma pleurico, una grave forma di tumore ai polmoni. A segnalare la presenza dell’eternit sono stati gli stessi cittadini, che hanno contattato il «telefono anti-amianto» lanciato dal consigliere comunale Aldo Ugliano. Ben undici di queste vie si trovano in pieno centro, mentre i palazzi residenziali di proprietà del Comune con rivestimenti in amianto sono in tutto 306. E se le zone milanesi con il maggior numero di casi segnalati sono la Cinque (39 vie) e la Due (31), nessuna scende sotto quota dieci. Ad alcune strade inoltre, come via De Sanctis, corrispondono talora fino a tre numeri civici con l'amianto, e per ogni numero civico fino a 44 palazzi, come nel caso delle abitazioni comunali nel quartiere Ca’ Granda.
Ad aumentare la pericolosità dell’eternit, il fatto che spesso è utilizzato per i tetti di capannoni costruiti in mezzo alle case in spregio di qualsiasi norma igienica. Per gli appartamenti che si affacciano sui rivestimenti in amianto l’effetto dell’esposizione è assicurato. Come in via Isimbardi, dove tra le finestre delle abitazioni e il tetto in eternit dall'inconfondibile colore grigio ci sono non più di dieci metri. O come in via Barrili, dove il rivestimento visibilmente deteriorato di un magazzino si trova proprio di fronte al cortile della scuola dell’infanzia. In piazza Abbiategrasso spicca la struttura fatiscente dell’ex scuola media Silvio Pellico, oggi utilizzata come rifugio dei rom, le cui pareti hanno ancora l’imbottitura in amianto utilizzata per isolare l'edificio dall’umidità.
E se le scuole attualmente funzionanti sono tutte state bonificate, sembra che non sia così per la piscina di via Sant’Abbondio dove i cittadini hanno segnalato la presenza della pericolosa sostanza. Per non parlare dell’imponente bocciodromo di via De Andrè, utilizzato anche come discoteca, ristorante e pizzeria. L’enorme tetto grigio-amianto spicca in mezzo ai nuovi palazzoni rossi costruiti dal Comune per le giovani coppie. L’eternit è ancora presente anche sulle coperture di cinque stazioni della metropolitana 2: Bussero, Villa Pompea, Gessate, Gorgonzola e Cascina Burrona. L'Atm garantisce che saranno bonificate entro due anni, ma intanto per i passeggeri l’effetto è tutt’altro che salutare.
Stesso discorso per i palazzi comunali. Finora l’amianto è stato rimosso dalle Casette di via Lorenteggio e da via Tofano, via Sant’Elia, via Rizzoli, via Graziano Imperatore, dal quartiere Sant’Elembardo e da una parte degli edifici di via Barzoni. Imponente il piano degli interventi per i prossimi anni promosso dagli assessorati alla Casa e ai Lavori pubblici: si parla di 24 milioni di euro investiti nel biennio 2008/2009, cui si sommano altri 9 milioni nel 2007/2008.
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