A sei giorni dall'alluvione che ha devastato diversi comuni dello Spezzino, continua ad essere alta l'attenzione nei confronti del maltempo. E desta particolare preoccupazione la perturbazione atmosferica che dovrebbe arrivare giovedì, portando con sè piogge piuttosto intense. Un problema che si fa sentire particolarmente per gli sfollati, già costretti in situazioni estremamente precarie, in molti casi senza gas e acqua corrente, ma che non è da meno per i soccorritori, che si trovano a lottare anche con il tempo metereologico.
Si continua intanto a scavare nel fango, nella speranza di trovare i corpi delle quattro persone che risultano ancora disperse. Tre sono le persone che mancano all'appello nel comune di Vernazza, mentre il quarto è di Borghetto Vara, tra i comuni che più hanno pagato in termini di vite umane queste ondate di maltempo. Al lavoro ci sono 200 vigili del fuoco e quasi 500 militari, coadiuvati nel lavoro da un migliaio di volontari, che scavano senza soste tra il fango che ha sommerso lo Spezzino.
E mentre la ricerca dei dispersi va avanti, comincia anche la conta dei danni provocati dal maltempo. Le cifre si aggirano intorno ai 60 milioni nel comune di Borghetto Vara, mentre sono stimati in 30 milioni i danni a Monterosso e 50 a Vernazza. Un totale che, se confermato dai fatti, sarebbe persino più alto della cifra stanziata inizialmente dal governo per far fronte alla ricostruzione.
Resta fermo a nove il conteggio delle vittime tra Liguria e Toscana. L'ultima è stata trovata ieri. Si tratta di un volontario, un padre di famiglia di Monterosso, morto mentre salvava due persone. La notizia di un altro corpo ritrovato in mare da un diportista è stata invece smentita. Il cadavere ripescato al largo di Genova non sarebbe infatti quello di uno dei dispersi.
Tra fango, dispersi e vittime, a Brugnato si cerca di tornare alla normalità. Riaprono timidamente i primi negozi, che mostrano ancora tracce del fango che l'ha fatta da padrone nei giorni scorsi. Si cerca di "tornare a vivere", come esorta a fare il primo cittadino del paese, spingendo i commercianti a riaprire le loro attività, a dare piccoli segnali di normalità, anche nella difficoltà di ricominciare.
E per far fronte al fondo da 65 milioni di euro destinato alle aree alluvionate nel corso dell'ultimo Consiglio dei ministri verrà incrementata l'accisa sul carburante. Dal 1° novembre al 31 dicembre le nuove imposte di fabbricazione saranno pari a 622,10 euro per mille litri per la benzina e a 481,10 euro per mille litri per il diesel. L’effetto dell’aumento dell’accisa sui prezzi alla pompa dovrebbe essere tra 1 e 1,1 centesimi al litro.
Altri aumenti ci saranno in Toscana, dove la Giunta regionale ha deliberato un aumento di 5 centesimi al litro sull'accisa regioanel dal 1° gennaio 2012. Gli aumenti sono stati realizzati sulla base del decreto Milleproroghe, che prevede, per far fronte a eventi di portata eccezionale un aumento fino a 5 centesimi al litro per le accise a livello regionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.