Gli arbitri e la lotteria dei rigori: al Settebello resta solo la rabbia

Pallanuoto, rimonta inutile, vince l'Ungheria. Furia del ct Campagna. Barelli, presidente Federnuoto: "Partita falsata"

Gli arbitri e la lotteria dei rigori: al Settebello resta solo la rabbia
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- nostro inviato a Parigi -

«Sarà inferno o paradiso» aveva detto ct Sandro Campagna alla vigilia. Italia-Ungheria è stata soprattutto un inferno infiammato ogni tre per due dal var e da un arbitro con una passione viscerale per il simpatico congegno che ha innervosito i nostri e alterato lo svolgimento del match. A rigori finiti e a sconfitta azzurra subita per 10-12, ct Sandro Campagna è andato a ringraziare ironicamente il signor Veselin Miskovic, montenegrino tecnologico e tignoso che dopo aver trasformato la Defense Arena in una bolgia di buuuu si è sentito dire via radio dal collega rumeno Alexandrescu (anche lui complice ma meno incarognito) «adesso basta fischiare ad ogni contatto del cavolo!». Duro, a tarda sera, il presidente delle Federnuoto, Barelli: «La decisione arbitrale è scandalosa. Ha falsato una partita olimpica vista da milioni di persone che si staranno domandando come sia possibile un atto di totale incompetenza. L’utilizzo del VAR dovrebbe garantire certezze, invece ha falsato la sfida».

Il fattaccio sul finire del secondo quarto quando la rete di Condemi del possibile 3-3, dopo l’avvio tutto sempre e solo a inseguire degli azzurri, si è trasformata in un rigore contro, una espulsione di 4 minuti e in un 4-2 per i magiari. In quel momento la rabbia è montata: prima a bordo vasca con ct Campagna a sbracciarsi imbufalito dopo aver visto il replay del fallo imputato a Condemi su Jansik, ma evidentemente inesistente visto che l’azzurro lo aveva colpito sul viso chiudendo il tiro con il braccio nell’acqua. «Una vera presa in giro» dirà Condemi, «come potevo pensare di colpirlo con il braccio se lo stavo usando per tirare...».

Furioso il ct: «Mala fede? Dico solo che Condemi non poteva colpire l’avversario, era evidente, è stato solo sfortunato, non si possono fare errori di valutazione simili in una olimpiade...».

Con la delusione, resta comunque la bella reazione dei nostri nel terzo quarto, magiari come imbambolati, ancora l’arbitraggio a innervosire gli animi, noi in vantaggio, controsorpasso ungherese fino al 9-9 provvidenziale di Presciutti che ha aperto alla lotteria dei rigori. Che sì, è stata e non poteva essere altrimenti, una lotteria, ma con in acqua un ragazzone di nome Vogel capace di pararne tre ai nostri, precipitando l’Italia all’inferno.

Non da sola certo, in compagnia della favoritissima Spagna battuta a sorpresa dalla Croazia 10-8, della Grecia stesa dalla Serbia 12-11 e dell’Australia ko 11-10 con gli Usa. Per la verità, Settebello all’inferno anche con un’altra squadra: l’Italia del volley.

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