Italrugby, arriva il Galles: partita della verità per il ct Quesada

Non batttiamo i Dragoni in casa dal 2007. Quesada cambierà un solo giocatore rispetto all’esordio stagionale in Scozia

Italrugby, arriva il Galles: partita della verità per il ct Quesada
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L’Italrugby, esattamente venticinque anni fa, debuttò nel Sei Nazioni con un successo allo Stadio Flaminio di Roma contro la Scozia. Dopo un quarto di secolo, ecco gli azzurri della palla ovale di scena all’Olimpico, da anni sede delle loro gare casalinghe. L’edizione 2025 è iniziata con un ko doloroso proprio in casa degli scozzesi l’1 febbraio, domani nella Capitale arriva il Galles. Una partita della verità per il XV di Gonzalo Quesada: dopo aver vinto per due volte in trasferta (nel 2022, 22-21 con la magia di Capuozzo per la metà di Padovani, e l’anno scorso, il 24-21 che non rende del tutto l’idea della grande prestazione degli azzurri), non batttiamo i Dragoni in casa dal 2007. E nell’ultima all’Olimpico (2023) rimediammo una brutta sconfitta per 29-17 nonostante le tante occasioni create.

“La Nazionale del rugby è un simbolo del Made in Italy” ha detto dopo il walk around della vigilia del match il nuovo presidente della Federazione Andrea Duordo, che ha accolto il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. Il ministro, presentando l’iniziativa Frutta in guscio in collaborazione con Isvma e Mistro dello Sport e Giovani, ha ricordato l’importanza di dover investire negli sport di squadra, in particolare nel rugby grande modello di sportività con l’ormai celebre terzo tempo del post partite.

Quesada cambierà un solo giocatore rispetto all’esordio stagionale in Scozia (la seconda linea Cannone per Lamb). “La pressione c’è sempre perché le aspettative sono alte, l’importante sarà mettere l’attenzione su quanto possiamo controllato della partita - così alla vigilia la terza linea Michele Lamaro, che potrebbe diventare il primo capitano azzurro a vincere tre partite contro i gallesi -. I record mi interessano poco, l’ambizione di vincere è di tutti e non solo mia,. Cosa mi fa paura del Galles? Ha tanta storia e cultura di questo sport, c’è un intero paese che li guarda e questo mi fa stare più all’erta.

Il buon cammino dell’ultimo Sei Nazioni (due vittorie e un pareggio nel 2024)?Abbiamo il dovere di alzare l’asticella, la credibilità dobbiamo ancora conquistarla. In Scozia non siamo stati soddisfatti nei primi dieci minuti, domani sarà fondamentale la prima mezz’ora, dobbiamo mettere subito le cose in chiaro visto che giochiamo in casa, anche se loro arriveranno carichi”.

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