Luna Rossa e la polemica sul Defender: ecco perché può avvantaggiare New Zealand

Al via l'America's Cup tra tensioni e polemiche. A far da sesto incomodo ai Round Robin parteciperà anche il Defender. Un vantaggio non da poco per New Zealand

Luna Rossa e la polemica sul Defender: ecco perché può avvantaggiare New Zealand
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Finisce l'attesa per Luna Rossa. Entra nel vivo, nelle acque di Barcellona, l'edizione numero 37 dell’America's Cup, la manifestazione velica più iconica con le regate della Louis Vuitton Cup. Dopo la fase delle regate preliminari, da oggi si inizia a competere per la classifica del primo dei due Round Robin della Louis Vuitton Cup, che qualificheranno quattro imbarcazioni per la fase delle semifinali (14-19 settembre). Le due semifinaliste che ottengono per prime 5 punti, si qualificano in finale, dove la vincente sarà la prima imbarcazione ad ottenere 7 punti.

Sono sei le imbarcazioni in gara nella prima fase, che prevede un doppio Round Robin. Team New Zealand, vincitore dell'ultima America’s Cup, partecipa ai Round Robin senza però prendere punti per la classifica. In quanto Defender, passerà direttamente alla gara per l’America’s Cup al termine del secondo round robin. A contendersi il posto da challenger saranno: Alinghi (Svi); NYYC American Magic (Usa); Ineos Britannia (Gbr); Luna Rossa (Ita); Orient Express Racing Team (Fra). Ciascun sodalizio affronterà dunque due volte tutte le rivali e al termine di questo ciclo di testa a testa, in cui ogni vittoria vale un punto, le prime quattro della graduatoria generale accederanno alle semifinali. In questa fase verrà dunque eliminata una sola barca, mentre la prima classificata potrà scegliere la sua avversaria (tra le altre tre squadre che hanno superato il turno) ed entrambe le semifinali si svilupperanno al meglio delle nove regate (avanza chi ne vince cinque).

La polemica sul Defender

Un programma lungo e articolato rispetto al passato ci sarà una discussa peculiarità. A far da sesto incomodo, e non era mai successo prima, ai Round Robin parteciperà anche il Defender. Una regola contenuta nel Protocollo che detta le regole dell'America’s Cup, negoziato dai Kiwis con il Challenger of Record INEOS Britannia in rappresentanza di tutti i challenger. Una circostanza nota e accettata, ma non per questo gradita.

Le regate che per due volte i challenger faranno con il Defender non avranno infatti alcun peso. Che si perda o si vinca è irrilevante ai fini della classifica finale. All’esclusivo fine del punteggio, sarà quindi indifferente se oggi Luna Rossa, che nel secondo match della giornata affronta i Kiwis, perde o vince. Facile immaginare che nessuno prenderà dei rischi per una vittoria che non vale nulla. Ma oltre a ciò non si può escludere che qualsiasi problema a uno dei challenger, potrebbe costringere a saltare dei match con gli altri challenger e non guadagnare punti vitali per passare il turno, mentre per i Kiwis la partecipazione è solo preziosa occasione per studiare i futuri avversari senza alcuna ansia da punteggio o da avaria.

"Per quanto riguarda la presenza del Defender nei Round Robin, non c’è dubbio che per loro sia un enorme vantaggio, perché noi regatiamo per sopravvivere e loro no e questo fa la differenza. Può essere rischioso scoprire le carte con loro? Probabilmente sì, ma adesso siamo concentrati sui challenger" ha spiegato il Co-Timoniere di Luna Rossa Jimmy Spithill.

Il Software One Design e i bug

Altro punto che crea tensione in questa fase con il Defender, è il Racing Software One Design che per Protocollo è stato fornito dai kiwis a tutti gli altri. Un software che si è potuto sperimentare in match con avversari reali solo nella Preliminary Regatta dove secondo Spithill, reduce dalle tre penalità con i kiwis e di una, poi risultata errata, con Alinghi sono emersi dei bug.

Usuale in software sofisticati e complessi, ma la cui eliminazione sembra dover passare per azione correttiva e tempi del Defender, invece che di una parte terza e sovraordinata, circostanza che finirà per scontentare tutti.

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