Imane Khelif, il ritiro e chi mi ha tradito. La verità di Angela Carini su Parigi 2024

La pugile polemizza con le compagne di squadra: "Nessuna ha teso una mano verso di me". Immediata la risposta di Irma Testa: "A Parigi non l'abbiamo mai vista"

Imane Khelif, il ritiro e chi mi ha tradito. La verità di Angela Carini su Parigi 2024
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Quarantacinque secondi, i più lunghi della sua vita. il tempo che è durato l'incontro di Angela Carini contro Imane Khelif, poi vincitrice della medaglia d’oro, ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Le immagini della pugile napoletana a terra, in lacrime, hanno fatto il giro del mondo scatenando polemiche furibonde."Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso. Non è da me arrendermi, ma proprio perché non ci riuscivo ho detto basta e messo fine al match" aveva spiegato la boxer dopo aver sfidato l'algerina, la cui ammissione alle Olimpiadi era stato contestata a causa del suo iperandrogenismo, ossia l'eccessiva produzione di ormoni maschili.

A una settimana dal suo ritorno sul ring, a Seregno per i campionati italiani in programma dal 3 all'8 dicembre, Angela Carini ha concesso un’intervista al quotidiano La Repubblica in cui è tornata a parlare di quanto accaduto a Parigi 2024, ma non solo. L’azzurra ha commentato le frasi di Imane Khelif che ha accusato alcune persone di aver esercitato una pressione inaccettabile nei suoi confronti: "Sono state dette tante cose non vere sul mio conto, anche in alcune trasmissioni televisive nelle quali si cercava di tirare somme sulla mia persona sollecitando anche Imane. Ho trovato tanta disumanità, anche nella telecronaca che mi è stata fatta durante il match. La verità è che non sono stata consigliata proprio da nessuno". Poi ha aggiunto: "Di pugni ne ho presi tanti in carriera, ma in quel momento ho sentito il bisogno di fermarmi. Inoltre non giudico nessuno, sarebbe bene che non lo facesse neanche Imane".

Nel momento più difficile della sua carriera, la pugile napoletana ha raccontato di essere rimasta delusa dalla mancanza di solidarietà di Irma Testa e delle altre compagne di squadra azzurre: "Non parlerei del singolo, ma dell’unità della squadra. Nessuna ha teso una mano verso di me. La cosa non mi meraviglia, loro però sanno benissimo chi è la vera Angela, una ragazza che dà battaglia sul ring senza tirarsi mai indietro. Ma non ho trovato una di loro che abbia detto una frase di incoraggiamento, è la cosa che mi ha fatto più male. Sono persone che non fanno più parte della mia vita".

Riguardo alle frasi di Umar Kremlev, il presidente dell’Iba, la federazione mondiale di pugilato esclusa dal Cio, intenzionato a pagarle comunque il premio del vincitore: "Mai preso un euro o anche un semplice regalo da nessuno. Che questo sia molto chiaro", ha spiegato Carini che poi ha concluso: "Dopo Parigi si parlava quasi solo di me, sono state dette tante cose false sul mio conto nate solo per un giochetto giornalistico. Potevo sfruttare in qualche modo questa popolarità, anche se arrivata in maniera non gradita. Invece mi sono chiusa nella mia riservatezza. Ho meditato, mi sono allenata nel silenzio".

È immediata e durissima la replica di Irma Testa nei confronti di Angela Carini, attraverso un post che la 26enne pugile di Torre Annunziata ha pubblicato sul proprio profilo Instagram: "Dico solo che eravamo in cinque in stanza quando siamo arrivate a Parigi - dice - ma lei (Angela Carini, ndr)si è fatta cambiare stanza dopo due secondi ed è andata a stare da sola. Troppo superiore per stare con noi? Non l'abbiamo mai vista, non ha mai cenato o pranzato con noi. L'unica volta in cui ha chiesto aiuto, è stato dopo il match, per farsi fare la valigia perché troppo stanca dalle interviste per rientrare nel villaggio con noi comuni mortali".

"Mi dispiace Angela - prosegue Irma Testa nel suo post -.

Ti avremmo anche aiutato e forse, se tu fossi stata più tempo con noi, ti avremmo evitato la brutta figura che hai fatto tu e hai fatto fare a tutta l'Italia in mondovisione. NOI della nazionale siamo sempre stati una famiglia, nel bene e nel male con le nostre antipatie e simpatie. Se tu ne avessi fatto parte veramente, sapresti che i panni sporchi si lavano in famiglia".

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