
L’Italrugby avrebbe voluto chiudere diversamente il Sei Nazioni 2025 e nonostante una buona prova esce ancora una volta sconfitta (17-22). All’Olimpico tutto esaurito con grande presenza di tifosi irlandesi e pioggia a tratti. Ancora un buon primo tempo degli azzurri, forse il migliore nel torneo di quest’anno, nonostante lo svantaggio di due punti maturato all’intervallo. Il XV di Quesada ha spesso il possesso dell’ovale ed è attento a non concedere troppo in difesa a differenza delle ultime partite, come annunciato alla vigilia sia dal ct che dal capitano di turno, Ignacio Brex.
La meta di Ioane concretizza l’ottimo avvio dell’Italia: Menoncello sfonda e cede l’ovale a Garbisi che usa il piede per mandare il compagno di squadra a siglare i primi cinque punti azzurri, divenuti subito sette con la trasformazione di Allan. Per l’ala del Lione è la 16ª meta in 39 presenze con l’Italrugby. Approfittando di un’Irlanda imballata, gli azzurri avrebbero la possibilità di allungare al 17’: ancora Brex e Menoncello sfondano e recuperano molti metri sul campo, avvicinandosi alla linea di meta ma un’infrazione di fuorigioco però costa il possesso perso. La difesa regge bene anche nell’azione che porta gli irlandesi al pareggio: dopo la meta annullata a Bealham (triplo movimento da terra), al 23’ dopo un’azione prolungata a pochi passi dalla linea di meta arriva la schiacciata vincente di Keenan su passaggio di Crowley che poi trasforma: 7-7. Prima l’infortunio di Lamb (infortunio al braccio destro), al suo posto Niccolò Cannone, poi quelli di Lorenzo Cannone, sostituiti rispettivamente da Vincent e Lamaro. I due nuovi entrati saranno protagonisti in negativo con due ammonizioni che cambieranno l’esito della sfida.
Una punizione di Allan ci riporta in vantaggio al 33’ ma proprio in chiusura di tempo e con l’Italia in inferiorità numerica (fuori appunto Lamaro 10’, ammonito per una giocata da terra) arriva la meta di Sheehan (non trasformata). Ospiti avanti 12-10 e grande rammarico per l’Italia. Che nella ripresa subisce ancora due mete, essendo stavolta senza un uomo per il giallo, poi diventato rosso, a Vincent (placcaggio sulla testa di un avversario e 20 minuti fuori dal campo, scaduti i quali entrerà però Nicotera), per sua fortuna non trasformate da Crowley: protagonista ancora Sheehan che batte l’ovale sul terreno al 2’ e al 13’ (quella del punto bonus per i verdi) dopo che ne era stata annullata una a Keehan per un in avanti irlandese. Ovazione per la leggenda irlandese Peter O’Mahony che entra al 7’ e gioca gli ultimi suoi minuti in Nazionale.
L’Italia pure in 14 sul campo non si arrende e mette paura all’Irlanda con la meta di Varney che schiaccia a terra dopo un’ottima azione di Capuozzo: calcio in avanti sul lato destro, rimbalzo in area di meta che trae in inganno un giocatore irlandese con Varney a catapultarsi sul pallone. La trasformazione di Allan ci riporta sul 17-22.
Finale di sofferenza nel quale Quesada mette dentro tutti gli uomini dalla panchina e l’Italia, che rimedia un altro giallo a Nicotera, rischia qualcosa ma ha anche la possibilità di andare in meta con una buona progressione del giovane Marin, l'ultimo entrato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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