Super Bowl: cosa è, data, cerimonia e ospiti 2023

Un evento talmente importante da trascendere anche lo sport. Tutto quello che c'è da sapere sul Super Bowl LVII, la finalissima sul football americano: è la partita più importante d'America

Pittsburgh Steelers-New England Patriots (7/2/2016)
Pittsburgh Steelers-New England Patriots (7/2/2016)

Se i mesi invernali alle nostre latitudini sono una sorta di male necessario prima di arrivare al clou della stagione del calcio, dall’altra parte dell’Atlantico gennaio e febbraio sono i mesi delle partite chiave, di quelle che fanno la storia dello sport più amato d’America, il football. Tradizionalmente questi sono i mesi dei playoff, delle gare da dentro o fuori che possono fare o rovinare un’intera stagione. Nessuna partita è però così speciale come la finalissima della stagione della National Football League, tre ore e spiccioli che possono farti entrare nell’olimpo dello sport più americano che ci sia, di fronte all’intera nazione. Difficile per noi capire cosa voglia dire un evento che vede centinaia di milioni di persone incollati alla televisione, una finale della Coppa del Mondo che si tiene ogni anno, seguita anche da chi non è affatto appassionato di sport. Ecco perché, per prepararvi a questo evento particolarissimo, cerchiamo di spiegarvi tutto sulla partita che fa impazzire l’America.

Cosa è il Super Bowl

Sebbene il football si giochi da oltre un secolo, l’idea di avere una partita sola, una finalissima che decida le sorti di un’intera stagione è arrivata molto dopo, quando si decise di unire le due leghe professionistiche che si contendevano l’attenzione degli appassionati americani. Se le ipotesi di far sfidare le vincitrici dei campionati tenuti dalla NFL e dalla rivale AFL erano in giro da diversi anni, si arrivò a finalizzare il progetto solo nel corso del 1966, quando le complicate trattative tra le due leghe professionistiche arrivarono alla fine. Prima di integrare del tutto i rispettivi calendari e dare vita alla lega come la conosciamo oggi, si decise di rendere ufficiale uno scontro tra le due squadre campioni che si sarebbero giocate tutto in una partita sola, ovviamente trasmessa in diretta tv. Quello che era nato come “NFL-AFL World Championship Game” si giocò per la prima volta il 15 gennaio 1967 e vide di fronte i campioni NFL dei Green Bay Packers ed i campioni AFL, i Kansas City Chiefs. Per la cronaca vinsero facilmente i Packers, i primi ad alzare al cielo quel trofeo che avrebbe preso il nome del loro storico head coach, l’italo-americano Vince Lombardi, forse il più grande allenatore di tutti i tempi. Quella che era nata come una specie di partita amichevole è diventata col tempo il momento clou dell’anno in America, una festa civica non ufficiale che muove miliardi di dollari di affari ed è segnata in rosso sui calendari di ogni americano.

Aaron Rodgers, numero 12 di Green Bay.jpg

Perché si chiama Super Bowl

Viene da domandarsi il perché di questo strano nome, tanto particolare da esser stato registrato dalla NFL, che è attentissima al suo spelling. Sempre due parole separate, sempre maiuscole, pena ricevere una telefonata dai feroci guardiani dell’ortodossia del football. E pensare che questo nome oggi famoso in tutto il mondo è nato quasi per caso. Durante le lunghe discussioni tra la NFL e la AFL per la fusione, circolarono parecchi nomi per la finalissima, che avrebbe dovuto essere facilmente identificabile per rendere più facile il marketing dell’evento. Il commissioner della NFL Rozelle avrebbe voluto chiamarla “The Big One” ma il nome non piacque a nessuno. Un’altra delle sue idee fu quella di adottare il nome usato per la partita amichevole tra le stelle più votate della lega, il Pro Bowl, ma anche questa finì presto nel dimenticatoio. Si pensò anche di prendere in prestito il nome della finalissima del baseball, chiamando la finale “World Series of Football” ma la Major League Baseball, all’epoca più ricca e potente, minacciò di trascinarli in tribunale e non se ne fece di nulla. Per trovare il nome giusto ci volle l’acume di Lamar Hunt, fondatore della AFL e proprietario dei Kansas City Chiefs. A sentire il figlio, ebbe l’idea da un suo giocattolo. “Durante un meeting tra i proprietari delle franchigie non riuscivano a decidere come chiamare la finale. Non so se avesse con sé il mio giocattolo, come si narra, ma è certo che disse ‘dobbiamo inventarci qualcosa che acchiappi, qualcosa come Super Bowl’. Il mio giocattolo si chiamava Super Ball, mio padre stava scherzando, tanto che disse che nemmeno gli piaceva come nome. La stampa, però, lo venne a sapere ed iniziò ad usarlo invece di quello ufficiale”.

Tom Brady

Quando si gioca il Super Bowl

Tradizionalmente la finalissima del campionato di football si tiene due settimane dopo le partite che decidono le due conferences, ovvero le eredi delle vecchie leghe indipendenti, la AFC e NFC. Il calendario dei play-off è rimasto più o meno immutato negli anni e si decide in tre settimane, nelle quali il numero delle contendenti si riduce a due. La prima settimana vede di fronte le squadre che si sono conquistate la cosiddetta wild card, ovvero l’accesso ad una sorta di turno preliminare tra le formazioni che non hanno conquistato sul campo il cosiddetto bye, il diritto di approdare direttamente al turno successivo. La settimana dopo, in quelli che in Europa sarebbero i quarti di finale, si decide chi si giocherà il titolo di conference. Le partite del divisional round sono normalmente sentitissime, tanto da renderlo il “miglior weekend dell’anno” per gli appassionati. Le semifinali della domenica successiva decidono i vincitori della NFC e della AFC, le squadre che si giocheranno il Vince Lombardi Trophy e l’anello dei campioni NFL. Visto che la stagione NFL è composta da un numero molto limitato di partite, la lega da anni provava ad aggiungere partite, visto che i detentori dei diritti televisivi pagano cifre da capogiro per trasmetterle. Questa è la prima stagione con 17 partite nella regular season, il che spiega perché il Super Bowl si terrà una settimana dopo alla data tradizionale, la prima settimana di Febbraio. Il Super Bowl LVII si terrà quindi il 12 febbraio 2023, a partire dalle 16:30 ora locale, ovvero dalla mezzanotte e mezza ora dell’Europa Centrale. Come succede spesso per le gare nell’ovest degli Stati Uniti, buona parte del primo tempo si giocherà quindi con luce naturale.

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Dove si svolge il Super Bowl

Fin dal primo nel 1967, visto che si affrontavano squadre di due leghe tra le quali non correva buon sangue, si decise che la partita si sarebbe giocata in campo neutro, una sede decisa prima che la stagione iniziasse, talvolta con anni di anticipo. Capita, quindi, che talvolta una delle squadre giochi nello stadio di casa, cosa successa diverse volte in passato. Solo recentemente è finita la maledizione che vedeva la squadra di casa sempre perdente: negli ultimi due anni sia i Tampa Bay Buccaneers che i Los Angeles Rams hanno vinto nel proprio stadio. Se nel 1967 si giocò al National Coliseum di Los Angeles, nel corso degli anni non tutti gli impianti delle franchigie NFL hanno ospitato un Super Bowl. Come mai? Perché gli impianti non sono adatti, perché fa troppo freddo, perché non ci sono abbastanza stanze d’albergo, le ragioni sono molteplici. Questo spiega perché alcune città del sud, Miami e New Orleans in testa, abbiano ospitato molte volte la partita dell’anno mentre altre capitali del football come Boston, Green Bay o Pittsburgh non ci siano mai riuscite. Quest’anno la finalissima si terrà allo State Farm Stadium di Glendale, Arizona, un’arena chiusa super-moderna che normalmente ospita le partite dei Cardinals. In linea con la tradizione degli ultimi anni, la NFL ha già deciso l’anno scorso dove si terranno i prossimi due Super Bowl: l’edizione del 2024 si giocherà nel nuovissimo Allegiant Stadium di Las Vegas, col debutto assoluto dell’evento sportivo dell’anno nella famosa Sin City. Nel 2025, invece, si torna alla tradizione: per l’undicesima volta il circo del Super Bowl tornerà al Superdome di New Orleans.

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Chi ha vinto il Super Bowl del 2022

Il Super Bowl LVI, tenutosi il 13 febbraio 2022 nel nuovissimo SoFi Stadium di Inglewood, California, vedeva di fronte i padroni di casa dei Los Angeles Rams e la squadra sorpresa della stagione, i Cincinnati Bengals. Per la seconda volta nella storia della NFL di fronte c’erano due quarterback prime scelte nel draft, ovvero l’esperto Matthew Stafford dei Rams ed il giovanissimo Joe Burrow dei Bengals. Fino all’anno precedente nessuna squadra di casa aveva mai vinto un Super Bowl ma contrariamente alle previsioni sono stati proprio i Rams ad alzare al cielo il trofeo più ambito del football professionistico. Non fu però una passeggiata: nonostante una partenza razzo dei padroni di casa, Joe Burrow e soci riuscirono a rispondere colpo su colpo, portandosi avanti 20-16 a pochi minuti dal fischio finale. Stafford, che era stato costretto ad uscire dal campo per un infortunio, rientrò in campo per l’ultimo drive, chiuso con un passaggio millimetrico al ricevitore Cooper Kupp, vincitore poi del trofeo per il Most Valuable Player. Avanti 23-20, sarebbe bastato un field goal per andare ai supplementari ma la difesa di Los Angeles riuscì ancora a bloccare l’attacco dei Bengals, che furono costretti ad alzare bandiera bianca. Forse non il Super Bowl più bello di sempre ma sicuramente le centinaia di milioni di spettatori non si sono lamentati dello spettacolo e del pathos dell’evento.

McVay e Taylor, coach football americano

Chi si giocherà il Super Bowl 2023

Questa è davvero una domanda da un milione di dollari, visto che in questi giorni si stanno giocando le quattro partite del Divisional Round, dal pronostico assolutamente incerto. Solo domenica prossima, quando si saranno chiuse le partite dell’AFC e NFC Championship sapremo con esattezza quali saranno le squadre che avranno il privilegio di giocarsi il trofeo che può far entrare nella leggenda ogni giocatore di football. La stagione finora ci ha dato alcune certezze, prima tra tutte il passaggio di mano tra la generazione d’oro dei quarterback ed i giovani talenti. Con gli ultimi grandi come Tom Brady e Aaron Rodgers già eliminati, sarà sicuramente il momento di un nuovo scontro tra i leoni rampanti, con spazio per protagonisti a sorpresa, cosa che nella NFL capita piuttosto spesso. Sarà il momento dell’incoronazione di Josh Allen dei Buffalo Bills, squadra che arrivò a quattro Super Bowl consecutivi nei primi anni ‘90 perdendoli tutti? Rivedremo sugli scudi Patrick Mahomes dei Kansas City Chiefs, superstar dai lanci pirotecnici sulla quale tutti scommettono? Joe Burrow avrà la possibilità di rifarsi o magari a trionfare sarà Jalen Hurts dei Philadelphia Eagles, la squadra che nella regular season ha fatto meglio di tutti? O forse sarà il ritorno alla gloria per le grandi franchigie appannate come i Dallas Cowboys, i New York Giants o gli stessi San Francisco 49ers, a secco dalla dynasty del periodo Joe Montana-Steve Young? Una cosa è certa: chi pensa di sapere come andrà a finire si sta sbagliando di sicuro. Poche cose sono così imprevedibili come le partite dei playoff della NFL.

Rihanna

Chi canta al Super Bowl 2023

Lo spettacolo durante l’intervallo della finalissima del football è un evento che è entrato a far parte della cultura popolare non solo statunitense ma di tutto il mondo. L’elenco dei cantanti protagonisti dell’halftime show è una specie di hall of fame della musica degli ultimi decenni. Si farebbe prima a dire chi non ha mai suonato al Super Bowl: da Bruce Springsteen a Prince, da Paul McCartney ai Rolling Stones, fino agli U2 e Michael Jackson, c’è davvero di tutto. Scorrendo l’elenco dei performer d’annata si trova gente come Ella Fitzgerald (1972), Diana Ross (1996), Janet Jackson (2004, indimenticabile la sua wardrobe malfunction), l’uno-due del 2012/13 tra Madonna e Beyoncè. Visto che lo spettacolo in America lo guardano davvero tutti, difficile che il lunedì non ci siano polemiche sullo show, talvolta estremamente virulente. C’è chi dice che un halftime show fallimentare possa rovinare una carriera, il che spiega perché lo spettacolo più visto al mondo sia un’occasione imperdibile per ogni artista. Stavolta toccherà ad una delle stelle più luminose della musica pop degli ultimi anni, l’ex reginetta di bellezza Rihanna.

Visti i precedenti, difficile che la stella delle Barbados non sia raggiunta da varie co-star, ma al momento siamo sempre a livello di indiscrezioni e pettegolezzi. C’è chi dà quasi per certa la partecipazione di Jay-Z mentre è decisamente meno probabile che sul palco si presenti Kanye West, protagonista di parecchie polemiche negli ultimi mesi. Lo show vedrà il debutto del nuovo sponsor Apple Music, che ha preso il posto della Pepsi e questo potrebbe aver convinto Rihanna a partecipare. Quattro anni fa, in un’intervista a Vogue America aveva fatto sapere che, dopo il trattamento riservato all’ex quarterback dei 49ers Colin Kaepernick, non avrebbe mai preso parte ad eventi NFL. A quanto pare, ora che Black Lives Matter è passato di moda, tempo di approfittare della vetrina più importante. Il fatto che Rihanna starebbe per fare uscire il suo nuovo album è solo una coincidenza, ovviamente.

nfl football americano

Dove vedere il Super Bowl in Italia

Come succede fin dal debutto in Italia, il rights holder primario della NFL rimane la ditta di streaming internazionale DAZN, che trasmette in diretta cinque partite della regular season, il simulcast Red Zone e il canale tematico NFL Network, oltre a tutte le gare dei playoff. La NFL, però, da sempre insiste perché le pay tv consentano la visione in chiaro dell’evento clou della stagione. In Italia, quindi, è normale poter vedere la gara dell’anno in diretta in chiaro su un broadcaster nazionale. Dopo diversi anni su Mediaset, per il secondo anno consecutivo sarà la Rai a trasmettere il Super Bowl LVII, a partire dalla mezzanotte e mezza su Rai2. Non sono ancora disponibili i dettagli della copertura DAZN ma è certo che nella settimana precedente al Super Bowl ci saranno una serie di contenuti esclusivi disponibili sulla piattaforma ed uno show in studio per fornire spiegazioni e coprire le frequenti pause pubblicitarie della Fox, la televisione che quest’anno trasmetterà la partita sul territorio statunitense.

Sia che sappiate tutto dello sport più famoso d’America o che non riusciate a distinguere un punt da un kick-off poco importa. Il Super Bowl è un evento mediatico capace anche di trascendere lo sport, talmente importante da avere vita propria.

Non potremo vedere le nuovissime pubblicità che verranno trasmesse nelle tante pause della partita, pagate in media 7 milioni di dollari l’una che talvolta entrano direttamente nella cultura popolare ma sarà comunque un evento davvero particolare. Per una volta, a meno che non teniate ad una delle squadre in campo, il risultato non conta nemmeno. Se gliene darete l’occasione, il football riuscirà ad appassionare anche voi.

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