Volley, l'impresa delle azzurre

L'Italvolley di Julio Velasco batte gli Stati Uniti del ct Kiraly per 3-0

Volley, l'impresa delle azzurre
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Nostro inviato a Parigi. Arena Parigi Sud, palazzetto eco sostenibile ricavato fra i piloni della tangenziale, un intreccio di tralicci che ondeggia quando la gente esulta. Tutto esaurito. L'Italia delle donne di Velasco non ha paura e fa paura. Ci sono il ministro dello sport Abodi, il presidente del Coni Malago, c'è Sofia Goggia a prendere e dare energia.

Stati Uniti avanti solo due volte, sull'1-0 di inizio primo set e sul 2-0 del secondo set. Poi americane sempre riprese, sempre allontanate. Solo nel secondo si gioca punto su punto, ma Egonu macchina da punti, le prodezze della Antropova, le doti da cecchino di Caterina Bosetti, i capolavori di Orro e una Sylla indiavolata impacchettano i primi due set 25-18 e 25-20 e nel terzo danno il colpo di grazia (25-17) senza uscire dallo spartito, senza cambiare copione, sempre implacabili a muro, in difesa, in attacco.

Italia campione olimpica, Italia finalmente oro nel volley, ci pensano le donne a rendere finalmente giustizia al nostro movimento. Giustizia è fatta perché proprio le ragazze, prima di questa magica olimpiade, non erano mai andate oltre i quarti, e i maschietti erano tornati a casa per tre volte d'argento: nel 1996, con Velasco ct, la generazione di fenomeni degli anni '90 che aveva vinto tutto tranne ai Giochi. Una generazione ora sparpagliata sulle panchine più importanti, si pensi a Fefe De Giorgi ct azzurro, a Lorenzo Bernardi vice di Velasco. E poi ancora due argenti, ad Atene 2004 e a Rio 2016, sempre sconfitti dal Brasile. Spesso le donne risolvono le grane degli uomini, ecco, questo è uno di quei casi. Le ragazze che avevano sempre sfigurato alle olimpiadi, affondando spesso fra litigi e incomprensioni e poca mentalità di squadra, qui hanno ripreso tutto e con gli interessi.

Lezione di donna e di donne, dirette da un vecchio saggio che grazie a loro è andato a prendersi l'oro che gli mancava. E adesso festa grande, l'oro che mancava è anche il numero 12 di questa olimpiade, più due rispetto a Tokyo, medaglia numero 40 della spedizione, eguagliate quelle giapponesi, ma con due ori in più.

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