Vomita dieci volte dopo aver nuotato nella Senna: è ancora polemica a Parigi 2024

Dopo la gara di triathlon il canadese Tyler Mislawchuk, visibilmente esausto, si è subito buttato a terra e ha iniziato a vomitare in maniera abbondante

Vomita dieci volte dopo aver nuotato nella Senna: è ancora polemica a Parigi 2024
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Non si placano le polemiche sul livello di inquinamento della Senna ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Dopo il peggioramento della qualità dell'acqua dei giorni scorsi, dovuto alle forti piogge cadute fra venerdì e sabato scorso, le analisi effettuate nelle prime ore del mattino hanno dato esito positivo: fiume balneabile e atleti autorizzati a gareggiare nella doppia gara di triathlon maschile e femminile.

Quella maschile era stata inizialmente rinviata a causa della presenza nelle acque del fiume parigino del batterio Escherichia Coli, riscontrato a livelli superiori rispetto ai limiti consentiti. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni per la salute degli atleti e ha portato a un acceso dibattito sull’efficacia degli interventi di bonifica. Nonostante le rassicurazioni del comitato organizzatore, che ha dichiarato le acque sicure dopo nuovi test, diversi atleti hanno lamentato problemi di salute dopo la gara, alimentando le polemiche sulla sicurezza del percorso.

Dubbi e perplessità che non sono diminuite dopo la disputa della gara. Le immagini del canadese Tyler Mislawchuk sono subito diventate virali. L'atleta 29enne dopo aver chiuso col tempo di 1:44:25 al nono posto in classifica, visibilmente esausto, si è subito buttato a terra e ha iniziato a vomitare in maniera abbondante. "Ci ho provato, non ho rimpianti: ho vomitato 10 volte. Non sono venuto qui per arrivare tra i primi 10, ma ho dato tutto quello che avevo", ha dichiarato subito dopo. Di fatto Mislawchuk non è stato l'unico a patire le condizioni ambientali proibitive e la durezza della prova (il triathlon prevede 1,5 km di nuoto, 40 km in bicicletta e 10 km di corsa): altri atleti sono stati visti sdraiarsi sul materassino al traguardo dopo aver completato il percorso che li aveva completamente distrutti.

Nonostante le condizioni proibitive, la gara ha visto trionfare il britannico Alex Yee nella categoria maschile, seguito dal neozelandese Hayden Wilde e dal francese Leo Bergere. Yee ha conquistato la medaglia d’oro con una straordinaria rimonta sul finale, superando Wilde che sembrava ormai avviato verso la vittoria. Nella categoria femminile, la vittoria è andata alla francese Cassandre Beaugrand, che ha regalato al pubblico parigino un’emozionante medaglia d’oro, seguita dalla svizzera Julie Derron e dalla britannica Beth Potter.

Superato lo scoglio del triathlon, la questione l’8 e il 9 agosto, quando spetterà alle acque libere chiudere il cerchio e le due 10 km femminile e maschile metteranno in palio le medaglie.

In casa Italia, tra le donne, saranno Ginevra Taddeucci e Giulia Gabbrielleschi a gareggiare. Per gli uomini difenderanno i colori azzurri Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri, uno dei più critici su questa situazione paradossale.

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