L'albero di Natale rappresenta uno dei simboli delle festività di fine anno, una tradizione irrinunciabile per molte famiglie. Ma come coniugare il desiderio di addobbare casa per la stagione natalizia con uno stile di vita più sostenibile e attendo al Pianeta? È una domanda che molti si pongono proprio in questo periodo, nel decidere se sia meglio acquistare un abete vero oppure un albero finto. Quale fra queste è l'alternativa più green?
Quando ci si appresta a scegliere l'albero di Natale, si deve innanzitutto pensare al suo impatto ambientale: non solo in termini di CO2 e altri gas climalteranti emessi, ma anche di materiali impiegati e possibilità di riciclo. Eppure scegliere tra un albero vero oppure artificiale non è semplice, poiché entrambe le alternative presentano sia vantaggi che svantaggi.
Albero di Natale finto: l'impatto ambientale
Nel 2018, l'American Christmas Tree Association ha condotto uno studio LCA - Life Cycle Assessment, ovvero l'analisi dell'impatto ambientale di prodotti e servizi nel loro intero ciclo di vita - sugli alberi di Natale. Per quanto riguarda gli abeti finti, è emerso come utilizzino perlopiù componenti in plastica, in particolare PVC, nonché resine, vernici e metalli per la struttura di sostegno. Una buona porzione di questi alberi di natale è prodotta in Cina, e questo comporta dei costi ambientali aggiuntivi per il trasporto, portando così l'emissione totale di CO2 a circa 40 chilogrammi.
Per contro, un albero finto può essere utilizzato per più stagioni natalizie: può raggiungere anche i 20 anni, se conservato con cura. Tuttavia, oltre alle già evidenziate emissioni di anidride carbonica, rimane il problema del suo smaltimento una volta terminato il suo ciclo di vita: non tutte le componenti in plastica sono riciclabili, si vengono inoltre a formare microplastiche e la gran parte degli altri materiali impiegati non è biodegradabile. La plastica può impiegare anche 200-500 anni per degradarsi nell'ambiente.
Albero di Natale vero: il peso ambientale
L'albero di Natale vero rappresenta la scelta più tradizionale per le feste di fine anno e, come facile intuire, anche questa alternativa ha un impatto ambientale da non sottovalutare. Ovviamente, sono da evitare le soluzioni usa e getta: abeti da abbandonare al termine delle feste, magari provenienti da fonti non certificate e dal disboscamento. Al contrario, un'attenzione maggiore può rendere il classico abete più sostenibile.
Preferendo ad esempio un abete con le radici, da conservare durante il Natale in un grande vaso, si potrà procedere procedere poi alla sua piantumazione in giardino oppure in natura. È ovviamente necessario acquistare prodotti certificati PEFC, ovvero provenienti da foreste gestite in modo sostenibile, senza l'impiego di sostanze chimiche. Le aziende che si affidano agli standard PEFC operano all'interno di una circolarità produttiva utile per l'ambiente, con un percorso tracciabile, che garantisce lo sviluppo economico delle stesse aziende agricole legate alla coltivazione e al sostentamento delle foreste. Inoltre, posizionare un albero vero permette di assorbire inquinanti domestici, rilasciare ossigeno e produrre olii essenziali utili al benessere personale.
Albero di Natale vero: come gestirlo
Come già anticipato, un albero vero di Natale - se possiede le radici - può essere coltivato in vaso o in giardino, così da mantenerlo vitale. Spesso i vivai affittano abeti solo per la stagione natalizia, recuperandoli alla fine delle feste, per piantarli nuovamente. Durante la permanenza in casa, è necessario non alzare troppo le temperature, annaffiare il terriccio ogni due giorni ed evitare di posizionare l'abete accanto a cavi e prese elettriche.
Si dovranno preferire addobbi ecologici e sostenibili, evitando prodotti di plastica, soprattutto usa e getta. Se l'albero non ha le radici lo si può affidare alle isole ecologiche, che lo trasformeranno in compost oppure in legname da recupero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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