"I blocchi del traffico sono inefficaci, non sono in grado di combattere le polveri sottili". Stefano Maullu, assessore al Commercio della Regione Lombardia, non usa mezzi termini e boccia categoricamente il provvedimento preso dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia per far fronte ai livelli apocalittici di inquinamento nell'aria del capoluogo meneghino. "Il blocco del traffico messo in atto da Palazzo è l’ennesimo provvedimento contro gli interessi dei milanesi - tuona Maullu - il Comune disponga subito la circolazione gratuita sui mezzi pubblici nelle giornate di giovedì e venerdì per limitare i danni".
Migliora la qualità dell’aria a Milano, ma non abbastanza da interrompere la serie nera che da 23 giorni fa registrare livelli di inquinamento al di sopra della soglia consentita. Anche ieri, infatti, le centraline del capoluogo lombardo hanno rilevato medie di pm10 nell’aria superiori ai 50 microgrammi per metro cubo, ovvero 76 in Pascal Città Studi 76, 72 in Senato, 69 in Verziere. E Palazzo Marino cosa fa? Chiude la città alle auto il 9 e il 10 dicembre dalle 10 alle 18, in coincidenza con la chiusura delle scuole. "Tutto inutile - sbotta l'assessore lombardo - in una città dove transitano oltre 10 milioni di persone, circondata dalle montagne e battuta da pochissimo vento, è pressoché impossibile debellare l'inquinamento bloccando il traffico".
Perché Pisapia ha adottato una misura tanto inutile?
"Personalmente concordo con il presidente della Provincia Guido Podestà che ha accusato il sindaco di Milano di aver compiuto una fuga in avanti dal sapore prettamente ideologico."
Una mossa pseudo-ambientalista, insomma...
"Peggio. Chi vive e lavora a Milano ha il diritto di muoversi. E fermare la circolazione dei veicoli nel bel mezzo di un ponte di cinque giorni a due settimane da Natale può avere conseguenze drammatiche sulle vendite e sull’intero comparto commerciale".
Un provvedimento che penalizzato tutti quanti?
"Questi sono i giorni in cui al Castello Sforzesco si tengono gli Oh bej! Oh bej!, sono i giorni in cui i piccoli commercianti fanno affari grazie allo shopping natalazio e sono anche i giorni in cui viene presa d'assalto la Fiera dell'artigianato. A due settimane dal Natale i milanesi e i turisti che ogni hanno affollano le vie dello shopping saranno costretti a muoversi coi mezzi pubblici. La tradizionale fiera di Sant’Ambrogio è un evento per Milano, con 700 anni di storia alle spalle e ricadute importantissime per l’economia meneghina, specie di questi tempi. Negli anni passati abbiamo avuto edizioni con punte di 100mila visitatori al giorno e idati della Camera di Commercio ci dicono che questa settimana un milanese su cinque visiterà la rassegna. Il ponte di Sant’Ambrogio vale per la città un indotto di 31 milioni e mandarlo all’aria paralizzando la città proprio in questi giorni potrebbe davvero essere un danno incalcolabile per la nostra economia".
Un problema per chi arriva fuori Milano?
"Non solo. Anche per i milanesi è un vero e proprio problema".
In molti si lamentano della carenza del servizio pubblico...
"Per tutti questi motivi trovo davvero insensato che l’amministrazione comunale perseveri in questa direzione, che danneggia la città e non porta alcun beneficio all’ambiente. Un’ostinazione tutta ideologica che mi lascia molto perplesso, anche perché Pisapia non si è mai degnato di concertare le mosse con la Regione Lombardia".
Cosa chiedete al sindaco di Milano?
"Se vuole andare avanti su questa linea ideologica, disponga perlomeno la circolazione gratuita sui mezzi pubblici nelle giornate di giovedì e venerdì per limitare i danni".
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