Aniceto, papa

Abbiamo pochissime notizie su questo papa. Era siriano, di Emesa, e suo padre si chiamava Giovanni. Succedette al papa s. Pio I e sembra che sia morto martire. Il suo corpo dovrebbe essere stato sepolto nelle catacombe di Callisto. Non si hanno certezze nemmeno sulla durata del suo pontificato, che andò probabilmente dal 154 al 175. Nello stesso anno della sua elezione andò a fargli visita a Roma s. Policarpo, vescovo di Smirne. La cosa è ricordata da s. Ireneo nella sua Historia Ecclesiastica. Ireneo ne riparla in una lettera indirizzata al papa Vittore, aggiungendo qualche dettaglio. Pare che papa Aniceto e s. Policarpo fossero in disaccordo sulla questione della datazione della Pasqua (che, essendo una festa mobile, per lungo tempo fu festeggiata dalle varie chiese locali in date diverse). Policarpo era venuto a Roma appunto per dirimere la questione, ma l’incontro col papa dovette risolversi in un nulla di fatto. Sempre sotto il pontificato di Aniceto insegnò a Roma il filosofo s. Giustino, che negli stessi anni finì martire. Erano anche gli anni della preoccupante diffusione dell’eresia gnostica, che aveva celebri maestri come Valentino di Alessandria e Marcione di Sardi. Ma nulla possiamo dire sulle azioni intraprese allo scopo di fronteggiare l’eresia da Aniceto.

Come abbiamo accennato, è probabile che questo papa abbia dovuto affrontare il martirio sotto l’imperatore Antonino Pio (qualche storico sostiene nel 166). Ah, vi consiglio la lettura de Il martirio della Chiesa cattolica in Ucraina, di p. Pavlo Vyshkovskjj (Luci sull’Est, via Savoia 80, 00198 Roma).

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