Emilia-Romagna, Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto e provincia Autonoma di Bolzano. Sono 12 le regioni italiane ad aver sottoscritto un non-paper, un documento informale, per chiedere alla Commissione europea una politica di coesione post-2027 sostenuta da un budget solido e che abbia un approccio territoriale, in linea con i principi di partenariato e sussidiarietà.
Il documento - firmato da un totale di 134 regioni provenienti da 16 Stati membri - sarà al centro dell'evento 'Per una politica di coesione e crescita rafforzata dopo il 2027 con le regioni al centro', che si terrà in Parlamento europeo promosso dal vicepresidente dell'Eurocamera, Younous Omarjee. In attesa dell'avvio dei negoziati del nuovo bilancio a lungo termine, i firmatari si dicono soddisfatti della nomina di un vicepresidente con delega alla Coesione e alle riforme, ovvero Raffaele Fitto.
Un "riconoscimento dell'importanza e della rilevanza della politica di coesione per tutte le regioni d'Europa", si legge nel non-paper. Prioritario, secondo il testo, è garantire un "bilancio che corrisponde all'approccio di investimento a lungo termine della Politica di Coesione che affronta le diverse sfide in tutte le regioni dell'Ue". Nell'attuale esercizio finanziario la politica di coesione vale 378 miliardi di euro finanziati dall'Ue fino al 2027, per appianare le differenze tra regioni.
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