Antonveneta, ora Abn valuta il rilancio

Gli olandesi presentano nuovi documenti alla Consob. Il 22 giugno il giudizio di fronte al Tar sulle autorizzazioni concesse da Bankitalia

Angelo Allegri

da Milano

Abn Amro potrebbe esaminare l’eventualità di un rilancio dell’Opa per Antonveneta, in modo da favorire l’uscita della Popolare di Lodi e dei suoi alleati. A raccogliere la voce sulla possibilità che gli olandesi siano disposti a migliorare l’offerta di 25 euro è stata nel tardo pomeriggio di ieri l’Ansa. Citando «fonti qualificate» l’agenzia riferisce che Abn non cerca un accordo con il fronte avversario ed esclude eventuali coabitazioni nel capitale di Antonveneta. Porta socchiusa, però, a un rialzo «se arrivasse una richiesta in tal senso».
«Abn ha lanciato l'Opa - hanno spiegato le fonti all’agenzia - e quindi è nella posizione di chi compra. I 25 euro sono già un prezzo alto, ma se vengono a proporre di cedere le loro quote in cambio di un ritocco, sarebbero ascoltati». L’istituto olandese non ha commentato ufficialmente l’indiscrezione ed è quindi possibile ipotizzare un «ballon d’essai» lanciato da una delle due parti e preliminare a eventuali colloqui tra i contendenti. La possibilità di una riapertura dei termini dell’offerta era stata in qualche modo ventilata alcuni giorni fa da uno dei top manager di Abn Amro. Chiacchierando con alcuni giornalisti olandesi aveva detto che «quasi mai la prima offerta è anche l’ultima».
Le voci di ieri arrivano però in un momento in cui l’offensiva giudiziaria di Abn è in pieno svolgimento. Sul fronte Consob, a cui l’istituto ha chiesto l’unificazione delle due offerte della Lodi, gli olandesi stanno preparando dell’altra documentazione che sarà presto consegnata ai funzionari della Commissione. Per quanto riguarda il Tar del Lazio invece il merito del ricorso presentato da Abn Amro contro le delibere di Banca d'Italia con le quali è stato consentito a Popolare di Lodi di aumentare la propria partecipazione in Antonveneta sarà discusso il prossimo 22 giugno.
Già oggi però le parti si incontreranno in aula nel tribunale di Padova. Dopo la sospensione della delibera di elezione del nuovo cda di Antonveneta targato Lodi, il presidente Tommaso Cartone ha chiesto ai giudici chiarimenti su chi dovrà gestire la banca in attesa dell’udienza di merito, in calendario per il 6 giugno. Lo stesso Cartone e i legali delle due parti sono stati così convocati di fronte ai giudici. In situazioni analoghe è il collegio sindacale a occuparsi dell’ordinaria amministrazione, ma in questo caso l’ipotesi non è praticabile visto che anche i sindaci della banca sono stati «congelati» dai magistrati. Le ipotesi sul tappeto sono quelle della nomina di un curatore da parte del tribunale o di un commissario che verrebbe designato da Banca d’Italia.
L’Opa prosegue intanto il suo corso con la lentezza che caratterizza questo tipo di operazioni (decise di solito negli ultimi giorni): le adesioni di ieri sono state pari a 2.198 azioni ordinarie. Il totale dall’inizio dell’offerta è di 11.008 titoli, pari allo 0,00481% del capitale.

Il titolo Antonveneta ha ceduto ieri lo 0,11% a 25,58 euro. Quanto alla Lodi oggi è in calendario un cda nel quale potrebbe essere esaminata la questione del finanziamento per la doppia offerta ormai in dirittura di arrivo.

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