Stiamo per decollare

Non vediamo l'ora di salire su un taxi e dirlo, a voce alta. "Mi porti all'aeroporto Berlusconi!"

Stiamo per decollare
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La notizia del giorno è che il Tar ha respinto la richiesta di bloccare l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. Il ministro dei Trasporti Salvini esprime «grande soddisfazione».

Non vi diciamo quanto enorme sia la nostra.

Senza precorrere i tempi, vorremmo quasi urlarlo: «È fatta!». A parte la futura inaugurazione del ponte di Messina, solo l'intitolazione del più grande scalo aeroportuale italiano al Cavaliere può regalarci una felicità simile. Non vediamo l'ora di salire su un taxi e dirlo, a voce alta. Sperando che l'autista sia un tesserato del Pd. «Mi porti all'aeroporto Berlusconi!». Ma senza per forza dover andare da qualche parte, così; per il gusto di dirlo, poi prendiamo il trenino e torniamo a Milano. Sarebbe puro godimento. Da Pornhub all'hub.

Certo che ultimamente non gliene va bene una alla sinistra. Non riuscendo a cambiare il nome, cambierà aeroporto. Noi invece ci teniamo nome e aeroporto.

Dopo anni di ironie per il fatto di lavorare in un suo giornale, è una rivincita. «Devo andare a Roma a Più libri più liberi di Chiara Valerio. Mi porti all'aeroporto Berlusconi!». Giuro che lo faccio. E metto in viva voce Lagioia.

Come quel comandante che si preparava al nuovo corso in un video sui social annunciando l'atterraggio all'aeroporto

Milano-Berlusconi, «Auguriamo a tutti i comunisti una felice permanenza». «Ladies and gentlemen, we are landing at Milan Silvio Berlusconi international airport... bzzzzzz... the weather is sunny... bzzzzzzz... Fuck you!».

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