Ne ha fatto di tutti i colori. Parliamo degli arbitri: sono anche qui, alla rassegna mondiale, che dovrebbe riunire i migliori fischietti in circolazione, i protagonisti in negativo. A dimostrazione che ormai la lotta è impari senza un ricorso, intelligente e misurato, alle immagini televisive e quindi alla moviola, diventata uno strumento vitale. Si rassegni la Fifa.
Ne abbiamo visti tanti di errori ed orrori così da dimenticare facilmente quel che è accaduto nel nostro campionato, recente o passato. Parte della responsabilità è del cosìdetto metodo Blatter che ha deciso di trascinare in Sudafrica gli arbitri provenienti da campionati poco importanti, con collaudi internazionali ridotti al niente. Per esempio l'arbitro del Mali di Stati Uniti-Slovenia ha fatto indignare il popolo americano per aver cancellato, contro ogni buon motivo, il terzo gol che avrebbe garantito alla nazionale a stelle e strisce il successo per 3 a 2 sulla Slovenia.
L'arbitro esaudita di Svizzera-Cile, ha estromesso Behrami per un fallo inesistente e insieme con i suoi assistenti, ha ignorato un bel fuorigioco sul gol del Cile alla Svizzera con cui i rossocrociati han perso l'imbattibilità.
Ma anche i loro colleghi europei non hanno fatto meglio. Prendete per esempio il francese di Brasile-Costa d'Avorio: si è lasciato sfiorare dal sospetto che Luis Fabiano avesse palleggiato col braccio e la manina prima di fare gol, ma non ha approfondito l'irregolarità, per carità, e poi, in un mischione collettivo ha finito col mandare a casa Kakà che era stato sottoposto a un pesante trattamento da parte dei sodali di Drogba.
Lo spagnolo Undiano, infine, in Germania-Serbia è riuscito a espellere Klose, autore di un buffetto a un avversario. Siamo alle comiche.Solo che a questo punto come facciamo a prendercela con Tagliavento e Damato la prossima volta?
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