La Fondazione Agnelli ha pubblicato l'edizione 2024 di Eduscopio. Si tratta di uno strumento che aiuta le famiglie nella scelta del percorso scolastico dopo la terza media, stilando una classifica degli istituti migliori. Dunque, una graduatoria che premia il merito. Cosa alquanto desueta in un Paese dove l'ideologia egualitarista incide a tutti i livelli. Per rimanere nella scuola, qualsiasi tentativo di farla uscire da consolidati ritardi strutturali, viene da costoro bollato come deriva ai dettami della mentalità aziendalista sorretta dal pericoloso pensiero neoliberista. Avverto poi un certo malcontento per la presenza ai vertici delle classifiche anche di scuole private. D'altronde i cultori dell'egualitarismo trovano insopportabile che vi possa essere la competizione fra istituti. Si chiama concorrenza, questa. E solo chi è obnubilato dall'ideologia massimalista non vede come una sana concorrenza produca effetti benefici nell'offerta alla clientela.
Per gli statalisti il libero mercato è da bocciare sempre. Sono convinto, invece, che famiglie e studenti preferiscono essere messe nelle condizioni di poter scegliere scuole all'altezza, per davvero formative e che aprano a progetti di vita al passo con i tempi. E scuole con questi tratti distintivi certificano la bontà dell'aver fatto propri criteri di gestione aziendali. Laddove ci si misura con la sfida più affascinante, quella di contribuire a veicolare nuove generazioni in grado di confrontarsi adeguatamente con quel che il futuro riserverà loro. Il mercato del lavoro corre velocissimo. Per non rimanere ai margini i giovani devono attrezzarsi come si deve.
La conoscenza è il primo e fondamentale attrezzo del mestiere. Ecco perché l'offerta di conoscenza deve essere competitiva al massimo. Checché ne pensino gli egualitaristi sostenitori della scuola «scuolabrodo»!www.pompeolocatelli.it
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