Archeologia, trovata a Luxor una grande statua del faraone Amenhotep III

Il sovrano regnò dal 1390 al 1352 avanti Cristo, un lungo periodo di pace e buoni rapporti con i babilonesi. Il ministro egiziano per le Antichità: la testa di alabastro è alta due metri e mezzo ed è intatta

Una squadra di archeologi egiziani ed europei ha trovato la statua dell'antico faraone egiziano Amenhotep III nel tempio funerario di Luxor. Lo riferisce il ministro per le Antichità, Zahi Hawass, spiegando che la testa di alabastro di due metri e mezzo della statua dedicata al sovrano della 18esima dinastia è ancora intatta. Hawass ha descritto la faccia della statua come un capolavoro della ritrattistica reale. Il sovrano è stato rappresentato con occhi a mandorla dipinti dal tradizionale trucco egiziano, un naso piccolo e labbra carnose.
Di Amenhotep III, che è stato faraone dal 1390 al 1352 avanti Cristo, esistono già una grande statua conservata nel museo di Luxor e una grande testa che si trova al museo egizio di Berlino. Per ragioni che ci sfuggono i greci lo chiamarono sovrano Memnone come il principe etiopico che, nell'Iliade, viene ucciso da Achille. Una delle principali fonti di informazioni sugli avvenimenti del suo regno sono le Lettere di Amarna, una raccolta di tavolette, scritte nella lingua diplomatica del tempo, l'accadico, che contengono la corrispondenza tra l'Egitto e numerosi stati, piccoli e grandi, dell'area mediorientale.


Amenhotep III intrattenne relazioni pacifiche con varie potenze straniere attraverso diversi matrimoni interdinastici, si hanno notizie di unioni con Gilu-Kheba figlia di Shuttarna II re di Mitanni (decimo anno di regno) e con Tadu-Kheba figlia di Tushratta anch'egli re di Mitanni e con una sorella e una figlia di Kadashman Enlil sovrano di Babilonia.
Il regno di Amenhotep III fu per la maggior parte un periodo di pace; si ha notizia di una sola spedizione in Nubia nel 5º anno di regno, peraltro non comandata dal sovrano in persona.

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