Arjumand, storia di un viaggiare estetico

Arjumand è una principessa errante, un’entità bianca astratta dal colore delle trame che incontra nel suo peregrinare. Idarica Gazzoni, interior designer e decorator, ha immaginato così l’eroina ispiratrice delle sue collezioni, sfumata e indipendente

Arjumand, storia di un viaggiare estetico

Per lei un principe innamorato ha fatto costruire il Taj-Mahal. Arjumand è una principessa errante, un’entità bianca astratta dal colore delle trame che incontra nel suo peregrinare.
Idarica Gazzoni, interior designer e decorator, ha immaginato così l’eroina ispiratrice delle sue collezioni, sfumata e indipendente. Una principessa errante che tesse le fila di un viaggio che da Agra procede all’estremo oriente. La collezione in mostra al Fuori Salone 2011 in via Santa Marta 13 rappresenta le ultime tappe della storia della principessa: abiti e drappeggi vestono l’ambiente che racchiude così il fascino mistico dei colori indiani, persiani e cinesi. Arjumand ha attraversato infatti la via della seta selezionando linee e cuciture tradizionali della minoranza etnica cinese dei Miao. Un gruppo fortemente rappresentato in tutta la Cina meridionale, fieramente vestito dei propri abiti tradizionali dai colori tenui e talvolta accesi. Percorrendo le stanze del laboratorio della designer a Milano, si è come assopiti dalla melodia di un viaggio senza tempo, fiabesco, che fonde alle fantasie di culture lontane una raffinatezza sottile, impalpabile, che nutre i drappeggi e le stoffe.

Una sapiente miscela di forme e tonalità orientali avvolge e riempie lo spazio, “Arjumand viaggia seguendo il suo senso estetico-afferma la Gazzoni- e sceglie i tessuti per l’essenza della loro bellezza, senza pensare a quale sarà il loro utilizzo”. Una collezione di stoffe che attinge alla bellezza e all’armonia della diversità culturale.

Francesco Maesano e Roberta Rei

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