Arrestato a Milano il rapinatore maldestro: sparò ai Cc, uccise un complice

Remo Pezzuto, 65 anni, catturato a Milano dopo cinque anni: ha cercato di farsi passare oer il suo gemello, ma è stato tradito da due bassotti tatuati sulla spalla

Due bassotti tatuati su una spalla hanno tradito Remo Pezzuto, 65 anni, arrestato a Milano dai carabinieri di Vicenza con l'accusa di aver ucciso un complice durante un conflitto a fuoco dopo una rapina nell'aprile del 2005, a Chiampo (Vicenza). In quell'occasione rimase ferito anche un carabiniere che, accortosi della rapina mentre stava passeggiando in zona, era prontamente intervenuto e ne era nata una sparatoria.
Pezzuto era latitante da allora ed era riparato a Milano, dove però è stato intercettato questa mattina dai carabinieri che (come sempre accade, per orgoglio d'istituto, quando un uomo della Benemerita rimane vittima di un delitto) non avevano mai smesso di dargli la caccia. Ai militari dell'Arma nelle prime ore di stamani ha presentato un documento di identità intestato al fratello, un gemello omozigote, ma gli investigatori sono andati a colpo sicuro quando hanno fatto scoprire la spalla e hanno visto i tatuaggi, di cui erano a conoscenza.


Secondo l'accusa, Pezzuto aveva svolto nella rapina il ruolo di «palo» armato di kalashnikov e per coprire la fuga ai tre complici aveva sparato contro il carabiniere e alcuni passanti, ma era rimasto colpito uno dei rapinatori, Luigi Quatela. L'uomo era stato abbandonato morente dai complici nel veronese. Uno dei quattro rapinatori è ancora latitante, probabilmente in Francia.

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