Assaporare l'arte con il valore della lentezza: il viaggio nella bellezza di Roberto Nicolucci

"Capolavori e Contesti", l'ultimo libro del professore dell'arte Roberto Nicolucci, travalica il concetto stesso di arte, abbracciandola in modi mai battuti prima. Letteratura, spazio, creazioni digitali e perfino geografia, per accompagnare il lettore in un viaggio nei meandri più profondi e complessi di questa affascinante materia

Roberto Nicolucci, professore di storia dell’arte moderna presso l’Università Guglielmo Marconi
Roberto Nicolucci, professore di storia dell’arte moderna presso l’Università Guglielmo Marconi
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"Esiste la storia dell’arte?". Con questa domanda Roberto Nicolucci, professore di storia dell’arte moderna presso l’Università Guglielmo Marconi, inizia un lungo e affascinante viaggio nel mondo dell'arte, che conduce il lettore ad entrare nei suoi meandri più profondi e complessi.

I fondamenti dell'Arte

Il suo lavoro in "Capolavori e Contesti. Fondamenti di Storia dell’Arte Moderna" (Edipress Unimarconi), non si limita a delineare un percorso attraverso le grandi opere e gli artisti del passato, ma si propone come un'analisi dei contesti che hanno portato a realizzare questi capolavori, creando un'esperienza di lettura che va oltre alla dimensione accademica diventando una vera e propria riflessione culturare.

La capacità di analisi

Il libro si articola in varie sezioni tematiche e affronta la storia dell'arte da un punto di vista innovativo, mescolando nozioni storiche, contesti culturali, riferimenti iconografici e percorsi di sviluppo estetico. Ed è proprio questa modalità che fa che fa grande l'opera di Nicolucci. La sua scrittura non si limita solo alla descrizione delle varie opere, ma regala ai lettori gli strumenti di analisi ed interpretazioni.

Perché secondo l'autore, per comprendere davvero un'opera d'arte non bastano manuali o immagini, ma occorre piuttosto sviluppare la capacità di osservare attentamente, di saper vedere con un occhio critico e consapevole.

La geografia dell'Arte

Quello della "geografia dell'Arte" è uno dei concetti più affascinanti introdotti dal professore, che invita i lettori a considerare l'arte come il frutto di un intreccio tra contesti fisici e culturali, proponendo un percorso in cui l’opera artistica è intimamente legata al luogo e al periodo storico che l’hanno vista nascere in una sorta di atlante dell'arte che racconta una storia diversa e originale dell'evoluzione artistica.

In questo modo il lettore non si concentra soltando sulla cronologia della storia ma anche sul luogo che diventa un elemento interpretativo fondamentale. I capitoli del libro, definiti come "medaglioni monografici", sono ricchi di dettagli su come vari contesti abbiano influenzato gli artisti e il loro stile, dalla Firenze di Masaccio alla Genova del primo Rinascimento, fino alla Roma barocca di Caravaggio e alla Napoli di Luca Giordano.

Ed è così che nel libro di Nicolucci, la Firenze quattrocentesca non è solo una citta ricca di artisti, ma anche un crocevia culturale che ha favorito la nascita e lo sviluppo di innovazioni stilistiche.

La fruizione dell'arte in maniera digitale

"Capolavori e Contesti" è anche, e soprattutto, un'opera moderna che riflette anche sull'impatto del digitale sulla fruizione dell’arte. Oggi, con un semplice clic, possiamo visualizzare immagini ad altissima risoluzione di capolavori esposti in musei lontani migliaia di chilometri. Tuttavia, questa facilità di accesso - secondo il pensiero di Nicolucci - può diventare anche un limite: la sovrabbondanza di immagini e la possibilità di scorrere velocemente da un'opera all’altra, rischiano di annullare l’attenzione critica e la profondità di visione che sono essenziali per comprendere realmente l’arte.

Per apprezzare un'opera, secondo Nicolucci, occorre sviluppare quella che chiama "arte della lentezza", un’abilità che ci permette di soffermarci sui dettagli, sulle sfumature, sulla storia che ogni opera cela dietro le sue pennellate o le sue sculture. In un’epoca in cui siamo sempre più abituati a scorrere distrattamente tra le immagini, Nicolucci ci ricorda che osservare un’opera d’arte richiede tempo, pazienza e, soprattutto, consapevolezza.

L'arte e la letteratura

Il libro risulta materia: "viva e stimolante" anche grazie alla grande capacità di Nicolucci di intrecciare riflessioni letterarie e filosofiche.

Nelle pagine l'autore fa spesso riferimento alla letteratura, citando scrittori e pensatori che hanno contribuito a formare il pensiero critico occidentale, da Dante a Proust. Un libro che è un viaggio meraviglioso nella cultura e nella bellezza come mai era stata presentata prima.

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