
L'abbraccio della folla a Francesco. In coda, anche fino a sei ore, per dare l'ultimo saluto a Jorge Mario Bergoglio. Adolescenti, giovani, famiglie intere, dall'Italia e da tutto il mondo, anche dall'Argentina. È iniziato il lungo addio al Papa degli ultimi. Ieri mattina, infatti, la semplice bara in legno con la salma del Pontefice è stata traslata, da Santa Marta alla Basilica di San Pietro. Le campane suonano a morto, un grande silenzio cala nella piazza. La processione dei diaconi, seguiti dai vescovi e dai cardinali (una ottantina). La bara viene portata a spalla da dodici sediari; attraversa l'Arco delle Campane e scoppia un timido applauso. La commozione tra i fedeli, qualche lacrima accompagna l'ultimo viaggio di Francesco nella piazza vaticana che tanto amava. La stessa piazza che lo aveva salutato, la domenica di Pasqua.
Tra tanti fedeli e pellegrini ci sono giovani e adolescenti arrivati per il loro Giubileo. Per molti di loro, Papa Francesco è già santo. «Ha fatto tante cose per noi giovani, per me è già santo, per la sua semplicità e umanità», racconta Fabiola, che arriva da Monza e accompagna un gruppo di una trentina di giovani. L'augurio è che «il nuovo Papa continui con lo stesso stile di Francesco. Che abbia la stessa grandezza e amore per la Chiesa». D'accordo con lei anche Silvia, 20 anni, di Cantù (provincia di Como). «Questo Papa è un simbolo per i giovani. Ci ha insegnato il sorriso. Diventerà santo sicuramente; nel cuore di noi giovani ha già l'aureola». Elia e Davide, 13 e 14 anni, stavano venendo a Roma per il Giubileo quando hanno appreso la notizia in treno. Santo subito? «Sarebbe bello», rispondono.
I fedeli entrano in Basilica attraverso la Porta Santa. Poi percorrono la navata centrale prima di arrivare davanti alla salma del Pontefice, dove possono restare pochi secondi. Uno scatto che non può mancare (e anche l'immediata diffusione via social); qualcuno azzarda un selfie, altri pregano, c'è chi piange davanti a un Papa trasfigurato.
L'afflusso è stato così alto (20mila persone, dicono alle 20), oltre le aspettative, con la fila che inizia da via della Conciliazione, tanto che il Vaticano ha deciso di tenere aperto anche oltre l'orario inizialmente previsto, ovvero dopo mezzanotte, senza indicazioni dell'orario di chiusura: probabile un'apertura no-stop. Anche oggi continuerà l'afflusso dei fedeli per il saluto al Papa ma già si guarda alla giornata di sabato, per i funerali, quando Roma sarà blindata: si attendono 200mila fedeli, 170 delegazioni da tutto il mondo. Dopo le solenni esequie il feretro verrà trasferito a Santa Maria Maggiore, lungo sei chilometri che dividono il Vaticano dalla basilica sull'Esquilino. «Ancora non ci sono indicazioni sul percorso che verrà seguito ha riferito la sala stampa della Santa Sede le decisioni saranno concordate con la Questura di Roma considerando anche l'ordine pubblico».
Oggi nuove riunioni dei cardinali, mentre ancora non è stata decisa la data del Conclave che dovrebbe svolgersi tra il 5 e il 10 maggio. Così come ancora non è stato sciolto il nodo sulla partecipazione o meno al voto in Sistina del cardinale Angelo Becciu, dopo la decisione di Francesco di togliergli le prerogative cardinalizie, in seguito allo scandalo del Palazzo di Sloane Avenue a Londra. «Per le Congregazioni tutti i cardinali sono stati invitati a partecipare. Per quanto riguarda il Conclave ne parleremo in un secondo momento», ha risposto il direttore della sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni.
«Viene fornito solo il numero dei cardinali partecipanti e non i nomi», ha aggiunto.Intanto sono oltre 4mila le richieste di accredito di giornalisti ricevute dal Vaticano. Segnale dell'importanza mediatica di questo evento.
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