Celebrare la cultura vitivinicola abruzzese attraverso l'arte: l'evento dedicato

Masciarelli Art Project: un evento dedicato a unire l'arte alla realtà vitivinicola dell'Abruzzo, quest'anno ospita l'artista Agostino Iacurci

Celebrare la cultura vitivinicola abruzzese attraverso l'arte: l'evento dedicato
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La terza edizione del Masciarelli Art Project vede protagonista l’artista Agostino Iacurci. Dopo Job Smeets e Marcantonio, la cantina ambasciatrice nel mondo dell’eccellenza della cultura vitivinicola abruzzese, invita l’artista, tra le figure di spicco nel panorama internazionale dell’arte contemporanea e celebre per il suo linguaggio essenziale, a realizzare il proprio intervento artistico.

Ormai ogni anno, l’iniziativa ci permette di scoprire in modo inedito il ricco patrimonio delle terre abruzzesi attraverso degli interventi pensati per il castello di Semivicoli, suggestiva sede delle Tenute agricole Masciarelli.

L’artista ha realizzato l’installazione site-specific Vite e inoltre ha disegnato un’etichetta speciale per la limited edition del Villa Gemma Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2018, caratterizzata da un’eleganza grafica in cui il tratto netto divide accostamenti di colori poetici e traduce su carta la scultura Vite.

Posta a difesa delle vigne del Castello di Semivicoli e realizzata in ferro verniciato nero e acciaio specchiante, l’opera Vite, si presenta come una stele totemica dal profilo ibrido tra una pianta di vite e una figura antropomorfa che, svettando dal suolo, si innalza per un’altezza di oltre due metri e mezzo.

Questa tipologia di soggetti è ricorrente nel lavoro dell’artista e deriva dal suo grande interesse per le grottesche – particolare tipo di decorazione pittorica parietale – e soprattutto dalla sua fascinazione per i personaggi che le popolano. Grazie a un principio di decostruzione e scomposizione della figura umana emerge così anche in questo progetto il tema della metamorfosi, intesa in chiave positiva e orientata a raffigurare l’alleanza tra essere umano e natura.

L’installazione è intervallata da quattro dischi orizzontali in acciaio specchiante che rimandano simbolicamente alle stagioni e che, riflettendo cielo e terra, conferiscono all’opera un carattere mutevole e un aspetto cangiante che accoglie il paesaggio e lo scorrere del tempo.

“Dopo la mia residenza in questo luogo ho cercato di far tesoro di tutti i racconti e del bellissimo entusiasmo che mi hanno trasmesso Miriam Masciarelli e Marina Cvetic”. Dichiara Agostino IacurciDa un lato mi ha colpito particolarmente la narrazione poetica del ciclo di vita della vite che, ogni anno, dopo un lungo letargo rinasce per produrre nuovi frutti; dall’altro, lo straordinario passaggio generazionale da Gianni Masciarelli a Miriam. Per questa ragione ho voluto ideare un’opera iconica che unisse l’aspetto umano e quello imprescindibile della pianta”.

L’artista ha così voluto omaggiare il prezioso processo di realizzazione del vino e il sodalizio simbolico tra il pensiero, il lavoro, il territorio e il tempo che lo genera.

Con l’etichetta inoltre l’artista sdoppia in modo complementare e sincronico il soggetto della sua opera caratterizzato da una linea continua che porta ad una integrazione di tutti gli elementi. Una luna grafica al centro del disegno rappresenta tutte le fasi lunari, crescenti e discendenti, imprescindibili nella coltivazione dalla vigna.

Nonostante

la sintesi delle forme, il lavoro di Agostino Iacurci, grazie alla contrapposizione di colori armonici, genera una visione fantastica che evoca tutto il mistero e la magia che avvolge il mondo Masciarelli.

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