«Cavolo c’è scivolata la baronessa sulla poltrona sbagliata». A Londra quando se ne sono accorti hanno detto proprio così. Ma il danno era fatto, la baronessa Catherine Ashton era ormai al suo posto. Un posto da «Alto responsabile della politica estera europea» in mano a una signora totalmente inadeguata. Un posto da 283mila euro all’anno in grado di trasformarla nell’incompetente più pagata della politica internazionale. A dirlo non è Il Giornale, ma un rapporto riservato del governo laburista diventato pubblico, probabilmente, grazie allo stesso eccesso di sagacia che ha reso possibile la nomina dell’inutile Caterina.
Fino a pochi giorni fa il documento, ora rimosso, era in bella mostra sul sito internet del ministero degli Esteri britannico. C’era arrivato grazie a un richiesta sulla libertà d’informazione ottemperata con eccessiva liberalità. Comunque poco importa. A tenerne imperitura traccia ci hanno già pensato i giornali inglesi, increduli nel trovarsi tra le mani un documento in cui l’ex governo laburista responsabile della nomina della baronessa Ashton, si autoflagella esaminando nel dettaglio le indispensabili qualità del candidato ideale. «Il posto da Alto Rappresentante è un lavoro importante che concentra in sé tutti gli esistenti ruoli previsti attualmente dall'Unione - spiegava il documento del 2009 -. Vogliamo si tratti di una persona credibile, in grado di dimostrare come grazie al Trattato di Lisbona l’Unione europea si muova di più e meglio nel campo della politica internazionale». Nel dire «credibile» gli esperti del governo di Sua Maestà non andavano per il sottile. «L'assunzione di fondo - spiega il documento censurato - è che solo un ex ministro degli Esteri potrà rivelarsi un candidato con sufficiente autorità... in alternativa dovremo puntare su un ex premier o su un ex capo di stato». E invece, dopo tanto chiasso, ecco saltar fuori dal cappello la coniglietta Ashton. Una coniglietta più incapace che sexy, una coniglietta in grado di mandar in bestia, grazie alla sua totale mancanza di capacità ed autorità, l’intero Gotha europeo.
Su di lei da un anno si abbattono le critiche di un’Unione incredula di vedersi rappresentata da una nobildonna tanto altezzosa e costosa quanto inadeguata. Un impiastro senza carisma, né autorità, incapace di spiccicare mezza parola che non sia l’idioma della madre patria. Del resto se decidi di puntare su un peso massimo e poi ti ritrovi a scommettere su un presidente della Camera dei Lord - scelto più per la fedeltà ai vertici laburisti che non per le sue effettive doti - il risultato può esser solo questo. Ma mentre Francia, Olanda ed Austria s’arrabbiano e si disperano, mentre il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble la definisce incapace di rappresentare l’Europa sul palcoscenico internazionale chiedendone il pensionamento anticipato, il governo del conservatore David Cameron la difende a tutti i costi. «Quei documenti sono stati scritti durante il passato governo, rappresentano le loro vedute, non certo quelle dell’attuale esecutivo», sottolinea il ministro degli Esteri britannico William Hague nel valutare il documento approdato sul sito web del proprio ministero. Ma le malelingue di Bruxelles hanno un sospetto.
A dar retta a loro quella difesa a spada tratta, montata da un governo conservatore non certo tenuto a difendere gli errori dei predecessori laburisti, è ancor più pericolosa dell’incompetenza di Lady Ashton.
Dietro quella generosità bipartisan si nasconderebbe il dente avvelenato ed anti europeo del partito conservatore. Un partito ben felice di lasciar una delle poltrone più delicate d’Europa nelle mani di un’incompetente capace di dimostrare con i propri errori non solo l'inutilità, ma la pericolosità dell'Unione Europea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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