Tripoli - Un obiettivo sembra raggiunto. "Le forze aeree libiche non esistono più": lo ha detto, secondo la Bbc, l’air vice marshal della Raf Greg Bagwell a Gioia del Colle dove sono di base i caccia britannici. "La loro forza aerea non esiste più come forza combattente" ha detto Bagwell: "Il loro sistema di difesa integrata e le reti di comando e controllo sono così gravemente degradate che possiamo operare con relativa impunità sulla Libia".
Colpito il rifugio del Colonnello La tv satellitare Al Arabiya ha riferito che la caserma-bunker di Muammar Gheddafi ad al-Ajdabiya è stato colpito.
Bombe sull'ospedale di Misurata Le forze leali a Muammar Gheddafi stanno bombardando l’ospedale di Misurata, città nell’ovest della Libia. Lo riferiscono alcuni testimoni.
Colpite le truppe di terra Bagwell ha detto che Tornado e Typhoon britannici tengono le truppe di terra libiche sotto costante osservazione e sono pronti ad attaccarle "ogni volta che minacciano civili o attaccano centri abitati". Dopo l'annuncio la conferma. Le forze della coalizione hanno attaccato dall’aria le forze pro Gheddafi che minacciano le città di Ajdabiya, Misurata e Zawiya. Lo ha detto oggi l’ammiraglio americano Gerard Hueber.
I sostenitori di Gheddafi verso il bunker Numerosi sostenitori del leader libico stanno marciando verso Bab el Azizia, a Tripoli, dove si trova anche il bunker del colonnello. "Moltissimi uomini, donne, giovani e bambini, continuano ora a convergere su Bab el Azizia a Tripoli per unirsi alle masse che si trovano già lì da giorni" ha riferito la tv di Stato. Domenica un palazzo all’interno del compound è stato colpito da un missile nel corso di un raid militare su Tripoli della coalizione internazionale.
Esplosioni a Tripoli Si sono udite esplosioni, all’alba di questa mattina a Tripoli, nel giorno del terzo cessate il fuoco proclamato dalle truppe di Muammar Gheddafi. Lo riporta la Cnn, precisando che non è chiaro al momento in quale zona della capitale si siano verificate le esplosioni. Nelle ultime notti le forze della coalizione occidentale hanno bombardato Tripoli con missili cruise. Ieri il primo ministro libico al-Baghdadi Ali al-Mahmoudi aveva dichiarato il cessate il fuoco, il terzo dall’approvazione della Risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Cecchini a Misurata Tank e cecchini in azione mandati da Gheddafi nel centro di Misurata. È quanto riferisce un testimone nella città portuale di Misurata, ad ovest della Libia. Citato dalla Cnn, l’uomo dice che gli ospedali sono sovraffollati e che "le persone stanno vivendo in uno stato di terrore. L’elettricità è stata tagliata, l’acqua è stata tagliata". Lanciando un appello, "Misurata ha bisogno di aiuto", il testimone ha detto che "le persone ferite stanno dormendo sul pavimento" degli ospedali per mancanza di posti letto. Il bilancio delle vittime degli scontri tra le truppe di Gheddafi e i ribelli a Misurata supera i 90 morti negli ultimi cinque giorni, secondo quanto riferiscono fonti mediche. Cecchini in azione contro l’ospedale a Misurata, uccidendo almeno tre persone e ferendone altrettante in modo grave. "Entrambi gli ingressi dell’ospedale sono sotto un pesante attacco, nessuno può entrare o uscire dall’edificio" raccontano i testimoni. "Abbiamo perso qualsiasi contatto con le persone che si trovano all’interno".
Raid aerei su Misurata Aerei della coalizione internazionale hanno attaccato una zona di Misurata controllata da Gheddafi: lo hanno riferito alcuni abitanti della città, la principale roccaforte degli insorti in Tripolitania, contattati telefonicamente. Secondo la loro testimonianza, "gli aerei alleati finora hanno bombardato due volte" e in seguito ai raid "i governativi non hanno più sparato un solo colpo di artiglieria". Da giorni Misurata è sottoposta a una massiccia offensiva lealista, che ha già provocato non meno di 40 morti tra la popolazione.
Movimenti ad Ajdabiya Le forze militari di Gheddafi hanno intensificato gli attacchi contro le posizioni dei ribelli ad Ajdabiya, nel tentativo di prevenire che l'opposizione tragga vantaggio dalle azioni aeree delle forze internazionali. Le truppe governative che hanno circondato la città hanno attaccato alcune centinaia di ribelli che si erano raccolti in periferia. I ribelli hanno risposto al fuoco con razzi Katyusha, ma si sono trovati più deboli delle truppe di Gheddafi. Intanto, colonne di fumo si sono alzate sopra la città per un raid della coalizione internazionale contro le forze di Gheddafi posizionate all’ingresso orientale di Ajdabiya,a 160 chilometri da Bengasi.
Bombardamenti su Zintan È in corso un bombardamento delle forze di Gheddafi contro Zintan, bastione dei ribelli a circa 90 km da Tripoli. I lealisti, raccontano gli abitanti, hanno ripreso a bombardare circa un’ora fa. "La città è completamente circondata, la situazione è davvero brutta".
Obama: il raìs potrebbe restare in sella Il presidente americano Barack Obama ha detto che Gheddafi potrebbe rimanere al potere nonostante l’intervento della coalizione internazionale, ricordando però che Washington ha anche altre carte da giocare oltre l’opzione militare.
Il colonnello "potrebbe provare a temporeggiare, anche di fronte a una zona di interdizione di volo", ha detto Obama alla Cnn, ma "noi non abbiamo a disposizione solo mezzi militari per ottenere che Gheddafi lasci la guida del Paese. Abbiamo approvato forti sanzioni internazionali. Abbiamo congelato i suoi beni. Continueremo ad utilizzare tutti i mezzi di pressione su di lui".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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