Cè chi propone di fare un colpo di Stato contro il governo eletto, il governo eletto dagli italiani, il governo Berlusconi. Si chiama Alberto Asor Rosa, è stato deputato della sinistra e professore universitario. Negli anni Settanta militava, diciamo, in quelle tendenze di pensiero alla Toni Negri contigue culturalmente al terrorismo italiano. Ecco che cosa ha scritto sul quotidiano comunista il manifesto di oggi, , perché non vorrei che poi si dicesse che io mi invento le cose che dico: «Ciò cui io penso è una prova di forza che, con lautorevolezza e le ragioni... eccetera, scenda dallalto, instaura quello che io definirei un normale stato di emergenza, si avvale più che di manifestanti generosi, dei carabinieri e della polizia di Stato, congela le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari...» eccetera eccetera eccetera. Insomma, un colpo di Stato in piena regola contro il governo eletto dagli italiani.
Siamo finalmente alla piena, diciamo dispiegata chiarezza di un progetto politico che molti altri editorialisti, questa volta di Repubblica, avevano già definito anche nella famosa assemblea del Palasharp, dove un ragazzino di tredici anni fu convocato a recitare la litania dellodio contro larcinemico. Che cosa dicono costoro? Dicono che siccome lui, Berlusconi, ha rimbecillito gli italiani con le televisioni, siccome con i voti non credono di essere in grado di batterlo alle elezioni, siccome in Parlamento non cè una maggioranza alternativa e invece di lavorare per trovare una maggioranza alternativa nel Paese e nel Parlamento e varare un governo come sono stati i due governi Prodi - Prodi ha battuto due volte Berlusconi, no? -, bisogna fare qualcosa di extra istituzionale. E Asor Rosa, il professor Asor Rosa, questuomo con questi baffi sicuri di sé e questa prosa non proprio elegantissima, dice che cosa bisogna fare: un golpe con i carabinieri e la polizia di Stato, che venga dallalto contro il basso popolo incapace di capire come stanno le cose.
Un golpe delle élite, un golpe favorito dagli intellettuali e dalle loro idee. Un golpe che, diciamo, sarebbe un esproprio di sovranità ai danni del popolo italiano.
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