70 anni di schiscetta: da simbolo operaio a lunchbox

Icona del boom economico, simbolo storico ma anche stile di vita: l’evoluzione della schiscetta nel corso dei decenni

70 anni di schiscetta: da simbolo operaio a lunchbox

70 anni di schiscetta, 70 anni di storia italiana. Da simbolo dell’Italia del boom economico alle interpretazioni moderne, con tanto di sofisticate lunch box: il contenitore per il trasporto e il consumo di vivande è stato al centro di evoluzioni con il passare dei decenni, ma il suo valore resta sempre lo stesso. Anzi, è aumentato, tanto da varcare la soglia del Quirinale: nel luglio del 2021 una delegazione di Museimpresa ha donato al presidente Sergio Mattarella una schiscetta originale del 1952. Dal 2018, inoltre, il modello della schiscetta “La 2000” è esposto al museo del design della Triennale presso la Villa Reale di Monza. Il suo brevetto originale è stato esposto a Roma presso l’Ara Pacis.

La storia della schiscetta

Per tornare alle origini della schiscetta, dobbiamo andare sino al 1949. All’epoca l’imprenditore brianzolo Renato Caimi notò su un tram un operaio perdere l’equilibrio e rovesciare un pentolino con la minestra su un altro passeggero. Uno sfortunato incidente, ma non solo. Quell’episodio causò un’intuizione folgorante: tre anni dopo, nel 1952, Caimi brevettò un contenitore in alluminio per proteggere il contenuto. Un recipiente metallico con chiusura ermetica, la svolta per migliaia di lavoratori.

Il termine schischetta deriva da “schiscià”, schiacciare in milanese, ma non sono mancate le declinazioni regionali: dal barachin torinese al comparaggio siciliano. Tralasciati i particolari, l’invenzione dell’imprenditore brianzolo fu un boom: il contenitore divenne subito indispensabile nelle fabbriche per la pausa pranzo degli operai. Dalla minestra al passato di verdure: cibi tenuti al calo e in “sicurezza”.

L'era del lunchbox

Come anticipato, la schiscetta con il passare degli anni ha assunto forme diverse da ogni punto di vista. Sopravvissuto all’avvento delle mense negli anni Settanta, il celebre contenitore negli anni Novanta ha conosciuto le sue prime versioni in neoprene, per approdare in versioni sempre più sofisticate con gli anni Duemila.

Questa è l’era del lunchbox, come testimoniato anche dai numeri: secondo la ricerca firmata Nomisma, 7 italiani su 10 preferiscono la schiscetta a panini, tramezzini e pizzette. Per molte persone, a partire dagli studenti, la schiscetta è diventata un vero e proprio stile di vita. Consente, infatti, di mangiare dove si vuole, seduti a una scrivania oppure al parco per prendere il sole.

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