"Seymandi ha prelevato 700mila euro dal conto comune". Segre ora accusa la ex

I protagonisti della chiacchierata querelle estiva si vedranno in tribunale il 22 agosto per una questione patrimoniale: al centro del contendere 700mila euro prelevati dal conto comune

"Seymandi ha prelevato 700mila euro dal conto comune". Segre ora accusa la ex
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Dovevano convolare a nozze e invece si vedranno presto in tribunale. Massimo Segre e Cristina Seymandi, i protagonisti dell'affaire estivo più chiacchierato del momento, dovrebbero incontrarsi nuovamente il prossimo 22 agosto. Sì, ma in un'aula di giustizia e per questioni di soldi. Oltre i tradimenti ci sarebbe di più. La vicenda di infedeltà rivelata dal commercialista torinese e diventata di dominio pubblico grazie a un video circolato in rete sarebbe infatti accompagnata da una parallela querelle di carattere patrimoniale: secondo quanto riportato da La Stampa, l'imprenditrice Seymandi avrebbe prelevato 700mila euro dal conto bancario comune dell'ex coppia, per poi trasferili su un conto personale. Proprio da quell'operazione sarebbe scattato un ulteriore motivo di frattura tra i due ex innamorati.

Sempre secondo il quotidiano torinese, il commercialista Massimo Segre, dopo essersi accorto di quel prelievo avrebbe presentato un'istanza a Palazzo di Giustizia. Conseguenza: conto chiuso e denaro bloccato a seguito di un procedimento cautelare d’urgenza previsto dal codice di procedura civile. Secondo l'accusa, peraltro, quell'ingente somma sarebbe stata prelevata a insaputa del noto banchiere, circostanza che tuttavia Cristina Seymandi contesta e smentisce categoricamente. Attraverso il proprio legale, la donna ha difatti comunicato che "il presunto trasferimento di denaro (...) in realtà venne effettuato nel marzo 2023 (ben oltre 4 mesi prima della serata del 27 luglio nella quale di fatto si interruppe la nostra convivenza), e Massimo Segre era perfettamente a conoscenza di questo trasferimento di denaro e delle finalità dello stesso, rientranti nell'ambito di normali rapporti patrimoniali tra le parti".

Il commercialista - ha precisato l'ex compagna e imprenditrice - "lo sapeva perfettamente al punto che lui lo aveva espressamente autorizzato, e che nessun esposto per appropriazione indebita od altro illecito di questo tipo è stato aperto a mio carico". Intanto però quei soldi sono stati bloccati e a valutare la faccenda sarà la giudice Gabriella Ratti. Segre e Seymandi sarebbero attesi in tribunale il prossimo 22 agosto, stavolta con meno clamore rispetto a quello suscitato dall'inaspettato epilogo di quella festa di compleanno tenutasi il 27 luglio scorso. In quell'occasione, infatti, il commercialista accusò pubblicamente la compagna di tradimenti e bugie, annunciando così la clamorosa fine della loro storia.

Le modalità di quel discusso siparietto sarebbero peraltro all'attenzione degli avvocati di Cristina Seymandi, la quale starebbe valutando un'azione legale per quello che definisce un "autentico

femminicidio mediatico". Intanto il Garante ha deciso di aprire un'istruttoria per verificare se ci sia stata una violazione della privacy in relazione all'ormai noto video diventato virale su internet.

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