80mila euro di danni all'università Ca' Foscari: attivisti pro-Pal vandalizzano portale del XV secolo

Vernice rossa sul portale del XV secolo dell'università Ca' Foscari di Venezia e colla nelle serrature. La rettrice: "Forme di violenza preoccupanti"

80mila euro di danni all'università Ca' Foscari: attivisti pro-Pal vandalizzano portale del XV secolo
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Ancora danni alle università in conseguenza delle azioni dei manifestanti per la Palestina. L'ultima a subire danni è stata la Ca' Foscari di Venezia, il cui ateneo è ospitato in uno dei palazzi più prestigiosi della città, risalente al XV secolo. Lo scorso 2 e 3 luglio, alcuni attivisti hanno imbrattato ben 6 sedi dell'università veneziana con scritte in supporto alla Palestina sui muri esterni, ma non solo. Il tutto è accaduto prima della seduta del Senato accademico, probabilmente durante la notte, come se fosse un atto intimidatorio nei confronti dello stesso organo universitario.

"Palestina libera", "Ca' Foscari complice del genocidio", si leggeva sulle pareti esterne in pietra di Ca'Foscari. Un totale di 10 scritte di questo tenore che non sono state rivendicate ma sui cui autori ora indagano le forse dell'ordine, per risalire ai loro nomi. Le telecamere di sorveglianza attorno alla struttura non mancano, anche se alcune di queste sono state danneggiate dai vandali, che volevano essere sicuri di non essere riconosciuti. L'azione è stata compiuta con cura e i vandali si sono anche premurati di sigillare alla buona la serratura del portale che dà accesso al cortile dell'ateneo. Tuttavia, l'atto più grave è il getto di vernice rossa proprio sopra la struttura che sormonta l'accesso, un manufatto del XV secolo in pietra d'Istria. Solo per il suo ripristino ci vorranno almeno 16mila euro, con la speranza che la vernice non sia penetrata troppo in profondità. Fortunatamente, questa pietra calcarea ha un basso grado di porosità, a differenza del travertino romano, pertanto l'intervento dovrebbe riportare il manufatto al suo splendore originario.

Getti di vernice sono stati effettuati anche su altre 5 sedi della stessa università, il che fa supporre che si sia trattato di un'azione concertata oppure che i vandali abbiano avuto ampio tempo a disposizione per agire. "Non si tratta di espressioni di solidarietà per la tragica situazione in Palestina, ma piuttosto di gesti violenti e ingiustificabili.

Sono forme di violenza preoccupanti, che mostrano un totale disprezzo per la cosa pubblica: la cifra che l'Ateneo dovrà sostenere per riparare i danni materiali corrisponde a decine di borse di studio destinabili a studentesse e studenti", ha dichiarato la rettrice della Ca' Foscari, Tiziana Lippiello. Il totale delle spese di ripristino ammonta ad almeno 80mila euro.

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