Ai regali di Natale ci pensa l'Intelligenza artificiale. Ma attenzione alle richieste

ChatGPT può proporre soluzioni che combinano creatività e praticità. In pratica un vero e proprio personal shopper evoluto, a cui basta fornire dettagli sulle preferenze, interessi o esigenze del destinatario

Ai regali di Natale ci pensa l'Intelligenza artificiale. Ma attenzione alle richieste
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A Natale siamo tutti più buoni ma anche più stressati. Perché quando dobbiamo scegliere un regalo per amici e parenti, ogni anno si fa sempre più difficile. A meno di non finire a impacchettare cose tipo cravatte o profumi che poi, spesso, finiscono in un cassetto e restano lì. Così ecco che l’immancabile intelligenza artificiale sta emergendo come una risorsa innovativa e pratica per semplificare il processo, fornendo ispirazioni e suggerimenti personalizzati. E tra le piattaforme disponibili, ChatGPT si sta affermando come un potente strumento per aiutare a trovare regali che sorprendano e soddisfino i destinatari.

L’idea di utilizzare un chatbot per la bisogna potrebbe sembrare strana o persino impersonale. Tuttavia, la tecnologia offre vantaggi significativi: grazie alla sua capacità di elaborare grandi quantità di informazioni in pochi istanti e generare idee basate su input specifici, ChatGPT può proporre soluzioni che combinano creatività e praticità. In pratica un vero e proprio personal shopper evoluto, a cui basta fornire dettagli sulle preferenze, interessi o esigenze del destinatario, per avere in cambio una lista di opzioni che potrebbero fare al caso suo.

C’è chi, ovviamente, non si arrende, e una delle principali critiche all’uso dell’AI per i regali è il rischio di ricevere suggerimenti generici o poco rilevanti. Tuttavia, gli utenti che hanno già sperimentato la piattaforma con domande più specifiche e interazioni approfondite ottengono risultati migliori. Betsy Benn, fondatrice di un’azienda britannica di regali personalizzati, ha sottolineato come il segreto sia "continuare a fare domande", aggiungendo dettagli e spunti che permettono al chatbot di affinare le sue proposte. Il problema però è che, nonostante gli indubbi vantaggi, l’IA non è infallibile. Al quotidiano inglese Guardian, un’appassionata di regali natalizi ha evidenziato come i suggerimenti per il pacchetto da preparare per suo padre fossero inadatti: "Mi ha proposto un bastone da passeggio personalizzato e un abbonamento a un quotidiano, ma mio padre è attivo e indipendente. Cammina 20.000 passi al giorno e si gestisce da solo". Ma questo dimostra quanto ancora le machine dipendono dagli umani, soprattutto per avere tutti i particolari da inserire per dare il risultato giusto.

Così, per massimizzare l’utilità di ChatGPT nella scelta dei regali, è stato fatto una specie di vademecum. Ovvero: essere pià specifici possibili nelle richieste; interagire con il chatbot e affinare le risposte; utilizzare la macchina per una fonte di ispirazione e non come soluzione finale; integrare recensioni online o consigli degli esperti. Il risultato sarà più vicino possibile al regalo perfetto, e visto che la cosa funziona anche un’altra piattaforma come Perplexity AI ha lanciato un assistente di shopping con annesso negozio online che sfida giganti come Google e Amazon.

Insomma: anche il Natale diventa campo di battaglia delle Big Tech, ma il segreto per un dono davvero speciale è combinare tecnologia e umanità. In fondo: se un chatbot può aiutarti a risparmiare tempo e a moltiplicare le idee, perché non provare?

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