L'Italia è una nazione in ginocchio. Da nord a sud, lo Stivale è pieno di cicatrici che devono ancora rimarginarsi. La guerra è stata un'apocalisse che ha mandato le famiglie italiane in grande difficoltà, tra disgrazie personali e città da ricostruire dalle macerie. Empoli è una piccola realtà della provincia di Firenze, una cittadina orgogliosa e operosa, che attinge dalle colline e dalle campagne circostanti i mezzi per sopravvivere, grazie a un tessuto contadino che non ha mai smesso di darsi da fare. Romeo Bagnoli è un ex casellante che, per offrire alla sua numerosa famiglia un futuro migliore, ha impegnato tutto ciò possedeva per rilevare una latteria in via del Giglio. I sei figli prendono presto confidenza con la nuova attività familiare e iniziano a lavorare volentieri dietro al bancone. Il locale si chiama Sammontana e deriva dal nome di una fattoria di Montelupo Fiorentino, dal quale la famiglia Bagnoli reperisce il latte fresco. Un giorno qualunque del 1946, Renzo, il figlio maggiore di Romeo, comincia ad avvicinarsi alle prime nozioni sul gelato e, piano piano, prende confidenza. Le sue creazioni sono buone, a tal punto che nella mente comincia a balenargli un'idea: trasformare la latteria in una gelateria.
I gelati all'italiana
Renzo coinvolge nella sua iniziativa i fratelli Sergio e Loriano. La famiglia Bagnoli si rivela una perfetta squadra di artisti del palato. La fama dei gelati Sammontana arriva sulla bocca di tutti. A Empoli, una fiumana di gente si mette in coda per assaggiare una palettata di questo finissimo nettare fresco, che costringe il retrobottega del bar di via Giglio a fare gli straordinari. Quell'angusto laboratorio ben presto diventa troppo piccolo per rispondere a una domanda nettamente crescente. La nomea dei gelati empolesi accresce sempre più, superando di gran lunga i confini cittadini. È necessario ampliare l'attività, così nel 1948 viene firmato l'atto di nascita della società Sammontana. Viene coniato, poi, lo slogan "Gelati all'italiana", perché i prodotti della famiglia Bagnoli sono ben diversi dall'Ice Cream che ha proliferato in Italia grazie ai soldati americani, giunti nel Bel Paese durante la Seconda Guerra Mondiale.
Grazie ai primi strumenti di meccanizzazione della produzione, la Sammontana può far fronte a tutta la folta schiera di richieste di gelato, anche al di fuori di Empoli. Nel 1955, per trasportare il gelato a grandi distanze, viene congegnato un contenitore di alluminio da 6 litri. Tre anni più tardi viene costruito il nuovo stabilimento in via Tosco-Romagnola, sempre a Empoli, dove l'azienda fissa la propria sede. Poco più tardi arriva anche il mitico "Barattolino", ancora oggi prodotto icona di Sammontana. Un gelato mantecato di carattere tradizionale preconfezionato, nella quantità ideale per un consumo familiare. Ormai l'ascesa è inarrestabile.
La Sammontana acquista una vocazione internazionale
Negli anni Settanta e Ottanta la Sammontana entra di prepotenza in tutti i bar d'Italia, nessuno escluso, e nei punti di grande distribuzione. Nei congelatori emerge con curiosità l’inconfondibile “cono che fa slurp’’ con la linguetta rossa, che diventa una vera icona popolare. L'autore di questo logo è il graphic designer statunitense Milton Glaser, che lo disegna nel 1980 e lo ristilizza in tempi recenti. La crescita prosegue inesorabile e finiscono sotto l'egida della Sammontana altre realtà come "Sanson" e "Tre Marie". Oggi, l'azienda toscana ha una vocazione internazionale, tanto che i suoi gelati vengono venduti in tutto il mondo, ma persevera nel rispetto della tradizione italiana e familiare.
Il presidente è Loriano Bagnoli, mentre Marco Bagnoli, figlio di Renzo, è vicepresidente e, Leonardo Bagnoli, l'amministratore delegato. Gli stabilimenti sono gioielli di tecnologia e dalla catena di produzione custodita in modo geloso e segreto, escono 150.000 pezzi al giorno del leggendario Barattolino. Con oltre 1.
100 dipendenti la Sammontana non è soltanto "i gelati all'italiana", ma una delle più floride realtà del campo agroalimentare. In fondo, basta una cucchiaiata per innamorarsi di uno dei loro prodotti, come se la magia di ottant'anni fa non avesse ancora esaurito i suoi effetti benefici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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