Il blitz degli ambientalisti contro Klimt: una nuova opera imbrattata

I membri di Letzte Generation Österreich hanno rivendicato il gesto pubblicando il video sulla propria pagina Twitter

Il blitz degli ambientalisti contro Klimt: una nuova opera imbrattata

Nuovo blitz degli attivisti ambientali all'interno di un museo: a essere preso di mira è, in quest'ultimo episodio, "Morte e Vita", capolavoro del pittore austriaco Gustav Klimt.

Austriaca anche la costola del gruppo di "Ultima Generazione", particolarmente attivo negli ultimi tempi. Sono proprio gli stessi membri del Letzte Generation Österreich a rivendicare l'atto compiuto stamani nel Leopold Museum di Vienna, caricando peraltro sul proprio profilo Twitter il video nel quale ricoprono con del liquido nero e oleoso il celebre quadro di Klimt.

"Gli appartenenti a Ultima Generazione hanno versato olio sul dipinto di Klimt 'Morte e vita' nel Museo Leopold oggi", si legge nel tweet."I nuovi pozzi di petrolio e gas sono una condanna a morte per l'umanità". Ancora una volta, quindi, alla base dell'ennesimo atto di sfregio contro le opere d'arte ci sarebbero motivazioni connesse a questioni ambientali.

Fortunatamente il capolavoro del pittore austriaco era protetto da un pannello in plexiglass, fondamentale per impedire che la tela potesse danneggiarsi in modo irreparabile: come al solito, poi, gli attivisti si sono incollati su di esso. Poco dopo aver versato il liquido scuro sul pannello, i rimostranti sono stati raggiunti da un addetto alla sicurezza. Uno dei due, quello che si è occupato di spargere la vernice, è stato immediatamente fermato e rimosso dal luogo, mentre il resto dei suoi compagni ha proseguito con le proprie proteste fino al momento in cui sul posto non sono giunte le forze dell'ordine con una decina di agenti.

Un portavoce ufficiale del Leopold Museum di Vienna ha spiegato che gli esperti della struttura sono già all'opera per valutare l'entità dei danni. "I restauratori stanno lavorando per determinare se il dipinto protetto da un vetro sia stato comunque danneggiato", ha spiegato ai giornalisti Klaus Pokorny.

Nella giornata di oggi, peraltro, l'ingresso al museo era gratuito, per cui nella struttura si trovavano parecchi visitatori.

Nonostante i controlli effettuati dagli addetti alla sicurezza, gli attivisti sono comunque riusciti a introdurre di nascosto il liquido all'interno di una borsa dell'acqua calda, occultata sotto i vestiti. Al momento sono state fermate e denunciate due persone dalle autorità locali.

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