Caldo a fine luglio, Jane Birkin non è morta. Le parole della settimana

Scoop: è fine luglio ed è caldo, Patrick Zaki è libero, Facci un po' meno, se ne va Andrea Purgatori, Jane Birkin non è morta, Gigi Hadid e una generazione smarrita

Caldo a fine luglio, Jane Birkin non è morta. Le parole della settimana
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Proviamo a dare un po' di sapore poetico ai numeri che decretano il successo delle notizie sul web. Di seguito alcune delle notizie più cliccate della settimana rivisitate e corrette.

Scoop: è fine luglio ed è caldo

È fine luglio ed è caldo, che grande notizia, una notizia così grande che i giornali la mettono in prima pagina – che giornalismo d'inchiesta... - e ci aggiungono che il clima cambia e dobbiamo averne paura e che è colpa nostra, ecco qua i dogmi, viviamo in un'era talmente disciolta che dire che è normale che faccia caldo a fine luglio suona come un atto eretico, dire che il clima è una realtà viva e quindi cambia sempre è un'affermazione che può far valere il rogo, ma sostenere che ancora non sappiamo quanto noi influiamo in questo mutamento, questo, no, non si può neppure dire.

Patrick Zaki è libero

Eppure anche se è così caldo qualcosa di buono continua a succedere, come la liberazione di Patrick Zaki dalle carceri egiziane, il giovane che ha attirato su di sé così tanta attenzione, era stato condannato per aver diffuso notizie false ed era nell'inferno delle prigioni egiziane da circa tre anni, una buona notizia finalmente e come tale la accogliamo, speriamo non finisca così anche in Occidente, finire in galera per aver diffuso quello che il potere definisce “notizia falsa”.

Facci un po' meno

E con le vicende di Filippo Facci e della sua cacciata dalla RAI prima ancora del suo ingresso la direzione che abbiamo preso è proprio quella, si può parlare solo la lingua del padrone e se si viola uno dei nuovi dogmi – femminismo radicale, ideologia gender portata alle estreme conseguenze, ambientalismo narcisista – si è semplicemente fuori, poco importa se si viola qualunque altra norma di buon senso, Facci è stato eretico per la chiesa che governa il mondo e come tale è stato processato e quindi la libertà c'è, ma solo di dire ciò che il potere consente.

Se ne va Andrea Purgatori

Se ne va invece Andrea Purgatori, un fuoriclasse del giornalismo che tutti conoscevamo per le sue grandi indagini, libere e coraggiose, da Ustica a Emanuela Orlandi, se ne va a soli settant'anni per una malattia, ma se ne va in un modo che probabilmente non meritava, fra i dubbi che la sanità non abbia fatto ciò che doveva, ecco, se ne va indicando una pista di nuove indagini che in questo paese andrebbero fatte ogni giorno.

Jane Birkin non è morta

Non voglio invece cantare la morte di Jane Birkin, perché per chi ha cara la liberazione sessuale la sua icona non può essere scalfita da un fatto così banale come la morte, anzi, in un'epoca come questa, dove un neopuritanesimo d'Oltreoceano vorrebbe cancellare la misteriosa e totalizzante sfera sessuale – unico spazio in cui maschile e femminile si incontrano davvero - dall'orizzonte dei nostri occhi e rendere tutto fluidamente separato, Jane Birkin non può morire, deve continuare a cantare.

Gigi Hadid e una generazione smarrita

La supermodella Gigi Hadid è stata arrestata alle isole Cayman per possesso di sostanze stupefacenti, cioè droghe, cioè veleni, quelli che ogni giorno cercano di normalizzare agli occhi dei giovani e dei giovanissimi, che quindi ne usano e ne abusano, Gigi Hadid è il

simbolo di una generazione che è in buona parte avvelenata, accecata come la Cina dell'”800, annebbiata perché non si ribelli e non si prenda ciò che è suo, bellissima, Gigi Hadid, speriamo che la bellezza salvi il mondo.

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