Calenda ma che stai a dì?, l'ombra del Pd e Arisa: quindi, oggi...

Calenda ma che stai a dì?, l'ombra del Pd e Arisa: quindi, oggi...
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- C’è una cosa che secondo me i politici non dovrebbero mai fare, e i media “amici” pubblicizzare: ovvero interviste dal titolo “cosa faremo”. Perché agli elettori “cosa farete” lo avete già spiegato durante la campagna elettorale. Una volta al governo la declinazione del verbo “fare” dovrebbe essere al presente, meglio ancora al passato. “Migranti, ecco cosa abbiamo fatto”. Il problema è che, spesso, la risposta sarebbe: “Niente”. Non abbiamo fatto niente.

- Arianna Meloni rompe il silenzio. La “sorella di…” e “moglie di…” ottiene un ruolo in FdI dopo decenni di militanza nella destra e la sinistra parla di nepotismo. La stessa sinistra, faccio notare, che qualche mese fa si schierò a difesa della moglie di Franceschini la quale accusò di maschilismo chiunque la additasse come “moglie di…”. Come al solito, figli e figliastri. Mi aspetto che Di Base e Piccolotti ora si espongano a difesa di Arianna.

- "Il traforo del Monte Bianco chiude per lavori per 19 anni". Così dicono i titoli dei giornali: “Trema il Nord Italia”. Poi apri il pezzo e scopri che in realtà le settimane di stop saranno “solo” 15, ma serviranno altri anni di chiusure autunnali per completare la ristrutturazione. Ehm, signori debunker e cacciatori di “informazioni decontestualizzate”, non avete nulla da dire? Oppure il clicbait è lecito solo se lo fa Repubblica?

- Fermi tutti. Siamo senza parole. Non aspettavamo altro. Choc. Colpo di scena. Mammamia. A breve esce la puntata di The Ferragnez (il fatto che sia arrivato alla seconda edizione vi spiega quali siano i reali problemi del Paese) dove ci racconteranno la verità su quanto successo a Sanremo tra Chiara Ferragni e Fedez. Il tutto è ovviamente un colpo di genio in termini di marketing, perché nei bar e sui social non si parlerà di altro. Però noi da questa rubrica vogliamo far levare il grido, unanime, di chi si guarda allo specchio e afferma: machissenefrega.

- Arisa dice di valutare proposte di matrimonio di persone max 45 anni ma soprattutto che apprezzino "solo e da matti l’organo sessuale femminile”. Di questi tempi è quasi rivoluzionario.

- Questo l'agosto più caldo di tutti i temp… ah, no: nevica al Sestriere.

- Fermi tutti, Calenda lancia un nuovo “processo costituente per riunire riformisti, liberali e popolari”. Carletto, non sei il primo e non sarai l’ultimo a farlo. Il problema è che quel famoso “centro” di cui tanto parlate da tempo alla fine solo Berlusconi è riuscito davvero ad occuparlo. Tutti gli altri hanno fallito. Cosa ti fa dire, arrivando da sinistra, che ci riuscirai proprio tu?

- Sempre Calenda dice di non voler votare il premierato perché col premier eletto “depotenzi il presidente della Repubblica” e perché “finisci col non poter neppure cambiare premier nell’ambito della stessa coalizione”. Ehm, Calenda: ci sei? Il premierato serve “proprio” a ridurre i poteri del Capo dello Stato, che in Italia si è allargato al punto da non essere più solo un ruolo di garanzia; e soprattutto per evitare che i premier vengano sostituiti nonostante e contro il voto degli elettori.

- Stefano Bonaccini nomina i “capigruppo ombra” del Pd in Parlamento. In pratica comanda Elly Schlein con i suoi uomini, ma poi ci saranno questi due che vorranno dire la loro. Il Partito Democratico è sempre stato un gran casino, per carità, ma qui siamo ai limiti del ridicolo. Più che coi capigruppo ombra, forse il Pd deve fare i conti col fatto di essere ormai l'ombra di sé stesso.

- La mossa del governatore dem comunque indica due cose: a) che il Pd è un a bomba pronta a esplodere contro Elly; 2) che i vertici dem sono talmente avvezzi a scannarsi a vicenda che non si preoccupano nemmeno di far finta di essere uniti. Ognuno va per sé. E i sondaggi lo dimostrano.

- La procura federale spagnola ha aperto un’indagine contro Luis Rubiales per quel bacio “rubato” alla calciatrice Hermoso. Fermiamoci, vi prego. Perché quel bacetto potrà essere stato fuori luogo, sciocco, esagerato, da evitare, ma non lo si può considerare una violenza. La questione sta prendendo una deriva tragica, più che comica.

- Roberto Mancini chiude le polemiche. I motivi per lasciare la Nazionale erano milioni e tutti comprensibili. Bastava dirlo sin da subito: vado in Arabia perché guadagnerò di più. Lo avremmo capito.

- Alla conferenza stampa di presentazione a Riad, il Mancio ha ringraziato l’Arabia Saudita per aver battuto l’Argentina all’esordio mondiale permettendogli così di conservare il record di 37 partite

senza sconfitta realizzato con l’Italia. Vorremmo far notare a Mancini che Messi&co non avranno centrato questo “importantissimo” record, ma quel Mondiale poi lo hanno vinto. Noi non siamo riusciti neppure a qualificarci.

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