Si chiama carne sintetica, o coltivata, o artificiale, ed è un prodotto a base di carne animale ottenuto mediante un preparato in vitro derivato da cellule staminali. Ultimamente si parla molto di questo nuovo tipo di alimento, specie a seguito delle numerose polemiche insorte circa la sua commercializzazione. Se da un lato la carne sintetica piace ai propugnatori della sostenibilità, dall'altro la sua realizzazione ha generato non poco malcontento fra gli allevatori di bestiame e commercianti. Ma cos'è la carne artificiale? E qual è l'atteggiamento dell'Italia nei suoi confronti?
Clean meat dalla clonazione
La carne sintetica è un prodotto ottenuto attraverso la clonazione. In sostanza, si tratta di carne ottenuta attraverso cellule staminali prelevate dagli animali, che vengono poi clonate in vitro. In questo caso, dunque, non si ha alcuna macellazione dell'animale. Il tutto viene fatto in laboratorio.
Come si produce la carne sintetica
La tecnica utilizzata per produrre la carne consiste nel prelevare delle cellule muscolari da parti animali, e poi nutrirle con delle proteine che favoriscono la crescita del tessuto, in modo tale da ottenerne la giusta quantità. All'interno di un bioreattore, strutturato per simulare le condizioni del corpo dell'animale vivente, le staminali proliferano, continuando a riprodursi. Solitamente vengono impiegate cellule staminali embrionali, cellule staminali adulte oppure cellule satellite specializzate reperite nel tessuto muscolare.
Chi si occupa del settore, ha spiegato che potenzialmente è possibile produrre carne all'infinito. Si stima che in due mesi di produzione in vitro si potrebbero generare, con le condizioni giuste, fino a 50mila tonnellate di carne da solo 10 cellule ottenute dal maiale.
Gli effetti sulla salute
Secondo i produttori, questa carne sarebbe meno esposta a batteri, e più controllata rispetto alla normale carne. Sarebbe minore, inoltre, l'esposizione a sostanze chimiche come pesticidi e/o fungicidi. C'è anche chi ha suggerito di arricchire la carne sintetica con sostanze nutritive come gli acidi grassi di Omega-3.
Proprio a tal proposito, però, chi non si fida di questo prodotto ha espresso dei forti dubbi su quale potrebbe essere l'impatto sul metabolismo umano. Tutto ciò che viene contenuto all'interno della carne in vitro è sintetico, anche quei nutrienti che troveremo naturalmente nella carne convenzionale. Ci sono dei nutrizionisti che vedono come un reale rischio perdere la naturalità degli alimenti.
Innagabile, infatti, che la carne prodotta in laboratorio sia altamente processata.
Cosa dicono i promotori
La carne sintetica piace ai promotori della sostenibilità e dell'ambiente. Per produrre questo alimento, infatti, non servono allevamenti intensivi, non si generano scarti, non si consuma acqua e non viene emesso gas serra.
C'è chi crede che con questo nuovo processo di produzione si potranno sfamare più persone, perché la creazione di carne in vitro è illimitata. L'Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), si è espressa in modo favorevole, spiegando che questo metodo tutela il benessere degli animali e garantisce la sicurezza alimentare.
Cosa dicono gli scettici
La sicurezza alimentare, tuttavia, è proprio uno dei punti su cui insistono coloro che non si fidano della carne sintetica. Chi può dire, infatti, quali saranno i suoi effetti sul nostro metabolismo? Non solo. Può la carne in vitro fornire all'uomo tutti i nutrienti che contiene naturalmente la comune carne?
"La verità è che non si tratta di carne, ma di un prodotto ingegnerizzato, che non salva l'ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c'è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare", è quanto dichiarato dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini, come riportato da Tgcom24.
Il fattore economico
Se lasciamo da parte la questione "sicurezza alimentare", vediamo che molti dei dubbi sulla carne in vitro riguardano anche i possibili effetti che questa potrebbe avere sul mercato. C'è preoccupazione fra gli allevatori di bestiame, e i commercianti. "Le bugie del cibo in provetta confermano che c'è una strategia delle multinazionali che, con abili operazioni di marketing, puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione", ha affermato Prandini.
Dietro la produzione della carne in provetta ci sono di fatti gli investimenti di personaggi facoltosi come Bill Gates e Jeff Bezos.
Qual è la posizione dell'Italia
Dal governo italiano è arrivato un chiaro "no" alla produzione di carne sintetica.
Il ministro dell'Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida non ha mai mancato di far conoscere la sua posizione in merito all'argomento. Durante l'ultimo consiglio dei Ministri è stato presentato e approvato un disegno di legge per vietare produzione e immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici.
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