Il concerto dopo la morte di Gioele. Fedez: "Vergogna a chi?"

Bambino morto sul campo da calcio prima dello spettacolo. L'attacco social: "La serata andava annullata". Il rapper replica: "Ho chiesto un minuto di silenzio"

Il concerto dopo la morte di Gioele. Fedez: "Vergogna a chi?"
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E ovviamente, quando si tratta di Fedez, le polemiche social durano almeno un paio di giorni. Al centro delle critiche stavolta c'è il concerto a Ozieri, durante i festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Rimedio. L'evento si è svolto, infatti, nonostante il tragico lutto che ha colpito la città poche ore prima, con la morte del piccolo Gioele Putzu, di soli 9 anni, schiacciato da una porta da calcio mentre giocava con gli amici in un campo sportivo. La scelta di non annullare il concerto ha suscitato indignazione, soprattutto sui social, dove molti hanno espresso sdegno per la mancanza di rispetto nei confronti della tragedia. Ora, però, arriva la replica di Fedez, che con una serie di stories spiega come sono andate le cose. «Sono stato avvertito di questa terribile tragedia poco prima di salire sul palco. Prima di esibirmi ho chiesto a tutto il pubblico, più di 15mila persone, di fare un minuto di silenzio per commemorare Gioele ed esprimere la nostra vicinanza alla famiglia» dichiara l'artista pubblicando il video del minuto di silenzio. «Nessuno si è permesso di dire nulla. Vergogna a chi? Ma come si fa ragazzi? Solo perché la settimana scorsa è andata virale la roba che l'autotune era sbagliato, dobbiamo inventarci una cazzata senza avere un minimo di rispetto per una tragedia del genere? Questo la dice lunga sullo stato dell'informazione italiana» aggiunge il rapper.

Secondo quanto dichiarato dal sindaco di Ozieri, l'evento è stato mantenuto per motivi di ordine pubblico. Tuttavia, la Società religiosa Beata Vergine del Rimedio ha annullato tutti gli appuntamenti civili della festa patronale, incluse la processione e le esibizioni dei gruppi folk. «Una scelta dolorosa ma necessaria» si legge in un comunicato diffuso su Facebook, dove si precisa che ieri, a causa di esigenze tecnico-logistiche, l'annullamento non era possibile.

L'incidente ha scosso tutti: una porta da calcio a 5 è precipitata addosso al bambino, avvolta dal filo dell'aquilone con cui stava giocando.

Tutte le autorità locali, che erano presenti all'ippodromo per il Derby, si sono precipitate sul posto, insieme ai soccorsi medici, i carabinieri e al sindaco Marco Peralta. Ma poco dopo sono state intonate le prime note dal palco.

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