Dopo diversi mesi di silenzio Beppe Grillo è tornato a parlare della politica e dell’attualità e lo ha fatto in occasione del suo rientro a teatro. In "Io sono il peggiore" (titolo del suo nuovo spettacolo "delle rivelazioni") il fondatore del Movimento 5 Stelle ha affrontato comicamente diversi temi: dal reddito di cittadinanza al nuovo corso dei pentastellati, passando per il governo Meloni e l'ultimo Festival di Sanremo. Poi, il passaggio che inevitabilmente lo coinvolge più personalmente: la vicenda giudiziaria di suo figlio Ciro. Grillo non ha alcun dubbio in merito: per lui si tratta di un "processo politico".
Ciro Grillo è attualmente imputato a Tempo Pausania per violenza sessuale di gruppo per un fatto risalente all'estate del 2019 mentre era in vacanza in Sardegna. Suo padre ha cercato più volte di difenderlo pubblicamente (spesso in maniera goffa e confusa) e ieri sera al teatro Mancinelli di Orvieto il passaggio relativo alle accuse di stupro mosse da una ragazza italo-svedese è stato particolarmente sofferto. Beppe Grillo, a riguardo, ha infatti commentato: "Mi fanno un processo politico sui figli. Sono sicuro di come andrà, ma se fate i processi in televisione date anche le sentenze. Guardate, riesco anche a riderci un po’ su, con la morte che ho dentro". Il comico rincara la dose sul tema, seppur con una piccola vena ironica: "Un processo politico, contro di me, lo stanno facendo in tv: ora aspettiamo la sentenza su Rete4", ha concluso.
Il video delirante di Grillo del 2021
Due anni fa i toni di Beppe Grillo sul caso giudiziario erano stati decisamente più accesi. Il processo al figlio Ciro era appena cominciato e il garante del Movimento 5 Stelle andò su tutte le furie in un video pubblicato sui propri canali social nell'aprile 2021. "Perché degli stupratori non sono stati arrestati subito? Ce li avrei portati io in galera, a calci nel culo. Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c'è stato alcuno stupro. Perché una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia... Vi è sembrato strano. Bene, è strano".
Lo sfogo solitario davanti a una telecamera diventa sempre più vivace, al limite del delirante. "C'è un video, passaggio per passaggio, e si vede che c'è la consensualità: si vede che c’è un gruppo che ride, che sono ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello così perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori e io sono stufo perché sono passati due anni. E se dovete arrestare mio figlio perché non ha fatto niente, allora arrestate anche me perché ci vado io in galera".
Le polemiche generate contro Grillo senior furono immediate e – probabilmente anche convinto a più miti consigli – furono anche la ragione per cui il comico decise di non commentare più la vicenda giudiziaria. Almeno fino a ieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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