Dal reddito di cittadinanza al nuovo corso del Movimento 5 Stelle, passando per il governo e il festival di Sanremo, fino al processo che coinvolge il figlio Ciro. Mercoledì sera al teatro Mancinelli di Orvieto si è tenuta la prima di “Io sono il peggiore”, il nuovo spettacolo di Beppe Grillo: presente tra il pubblico anche il leader pentastellato Giuseppe Conte e l’ex presidente della Camera Roberto Fico.
Al centro dello show tutti i temi cari al genovese, a partire dal reddito di cittadinanza, misura bandiera dei 5 Stelle stroncata dal governo Meloni. “È una vergogna quello che ho sentito dire sul reddito”, ha esordito Grillo, rilanciando: “La mia idea è il reddito di cittadinanza nella prima fase e nella fase successiva il reddito incondizionato, totale, perché sei nato, poi tu ti crei il lavoro che vuoi. L'uomo al centro. Un reddito a tutti, ricchi e poveri. Abbiamo fatto il calcolo: 140 mld per dare 1500 euro a tutti". Un "sogno" da finanziare anche attraverso la patrimoniale: "Li prendiamo metà da pensioni e sussidi vari, metà dai dividendi e brevetti. Una leggera patrimoniale ci vuole - riporta Adnkronos - Dobbiamo eliminarla la povertà non metterci delle pezze”.
Grillo tra Di Maio e Sanremo
Dopo una riflessione sull’esecutivo guidato da Giorgia Meloni – “è un governo di estrema destra, solo in Italia si può chiamare di centrodestra” – Grillo si è soffermato sul “suo” Movimento e non sono mancate le ironie su Luigi Di Maio. “Cosa penso oggi di Di Maio? Dio mio, né male né bene”, la stilettata del comico: “Non lo chiamo nemmeno tradimento perché Giuda era socio di Gesù. Di Maio ha fatto una cosa meravigliosa, ci ha permesso di rinascere con il mago di Oz. Conte, che è fuori che aspetta di entrare credo...”. Grillo ha poi parlato di “processo politico” a proposito della vicenda che coinvolge il figlio Ciro, alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale di gruppo:“Sono sicuro di come andrà ma se fate i processi in tv date anche le sentenze. Guardate, riesco anche a riderci un po' su, con la morte che ho dentro”.
Politica ma anche attualità, Grillo non ha lesinato stoccate al festival di Sanremo, definito il “Nido del Cuculo”: “Con quel conduttore lì… come si chiama? Amadeus, che sul Palco dell’Ariston guidava le persone a liberarsi, sono partiti tutti i freni inibitori.
Fedez che ha goduto perché finalmente ha sentito un culo mentre sua moglie non ce l’ha, Gino Paoli che va sul palco a parlare di orge, Benigni che dà una linguata al presidente con la Costituzione, l’incompiuta”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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