
Con l'arrivo della primavera (che avverrò giovedì 20 marzo con l'equinozio alle ore 10.01) uno dei primi appuntamenti fissi è il cambio dell'orario con il passaggio dall'ora solare dei mesi invernali all'ora legale da sempre legata alla bella stagione. Si parla da ormai molti anni di uniformare il sistema mantenendo tutto l'anno lo stesso orario (c'è chi preferisce l'una e chi l'altra) ma fin quando non si arriverà a una decisione definitiva dovremo spostare le lancette dell'orologio due volte ogni sei mesi.
Quando spostare le lancette
La data da segnare sul calendario e nei vari promemoria è per la notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo: alle ore 2 le lancette si dovranno spostare avanti di un'ora. È facile dedurre che dormiremo un'ora in meno ma ne guadagneremo in luce, elemento molto importante non soltanto per un cospicuo risparmio sulle bollette elettriche ma perché ne risente positivamente anche il nostro organismo. Con la primavera e l'estate, infatti, è sicuramente più piacevole fare attività all'aperto e una maggiore luminosità non può che aiutare sotto tantissimi aspettati.
Gli esperti spiegano che non è necessario svegliarsi in piena notte per spostare le lancette: oltre al fatto che nella maggior parte dei casi (smartphone e altri strumenti elettronici) avviene in maniera automatica, il consiglio è di andare a dormire avendo già spostato di un'ora in avanti gli orologi così da ammortizzare i disagi e svegliarsi con l'orario già corretto.
Attenzione al "mini" jet lag
Quanto appena detto è vero eccetto i primi giorni: molti pensano che un'ora non sia nulla di che ma il nostro organismo, che ha precisi e consolidati ritmi biologici, potrebbe risentire di questo cambio d'orario per qualche giorno. Gli esperti, in questi casi, consigliano di evitare di bere troppa caffeina o alcol e provare gradualmente ad anticipare di 10-15 minuti almeno il momento in cui andare a dormire. È molto comune, inizialmente, che possano manifestarsi disturbi del sonno perché viene alterato il ritmo circadiano del nostro corpo: molti lamentano stanchezza mattutina, stress, mancanza di concentrazione, piccoli ma fastidiosi disturbi che passano nel giro di poco tempo anche con l'aiuto di integratori eventualmente prescritti dal proprio medico.
Perché avviene il cambio d'orario
Come detto, questo passaggio esiste ormai da decine di anni ed è adottato da moltissime nazioni per fare in modo che la luce naturale possa avere il sopravvento sul buio. In Italia questo passaggio avvenne per la prima volta nel corso della Prima Guerra Mondiale nel 1916. Molti studi anche recenti hanno posto l'accento pure sui vantaggi economici derivati da un'ora di luce in più con risparmi superiori ai due miliardi di euro tra il 2004 e 2023 con oltre 11 miliardi di Kilowattora risparmiati.
Come accennato all'inizio, nel 2018 l'Ue fece un sondaggio dove chiedeva ai suoi cittadini se fossero favorevoli o contrari all'abolizione dell'ora legale e mantenere tutto
l'anno quella solare. Nonostante le risposte affermative per quest'ultima posizione non si è mai arrivati a nessun accordo, ecco perché questa "prassi" continuerà ad andare avanti indisturbata per chissà quanto altro tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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